Cinque punti pratici per stabilire una JV

Posted by Reading Time: 2 minutes

1. Valutare il partner con attenzione

Prima di tutto, è fondamentale valutare l’intero potenziale del partner cinese. Bisogna cominciare guardando le caratteristiche principali del partner, per esempio la cultura aziendale, la credibilità, le capacità manageriali, lo status con i clienti, ecc.

La due diligence legale e finanziaria comportano in genere l’assunzione di una società per condurre delle verifiche di background e di situazione creditizia, esaminare i file della compagnia presso l’Amministrazione dell’Industria e del Commercio (AIC), verificare con le autorità competenti le qualifiche della società per operare, controllare libri e scritture contabili, controllare il background delle persone chiave, condurre interviste ai clienti, ecc.

2. Dialogare direttamente con le autorità locali

Tutti i governi provinciali o comunali possono avere diverse opinioni su norme e regolamenti, e spesso dimostrano comportamenti piuttosto flessibili.

Suggeriamo di dialogare direttamente (faccia a faccia) con i funzionari locali quando si dovrà affrontare il processo di registrazione di una JV, anche se si ha una buona conoscenza delle regole e regolamenti specifici.

Questo significa parlare, prima della redazione dei documenti essenziali, con i dipendenti della commissione per lo sviluppo e le riforme, del ministero del commercio e dell’amministrazione dell’industria e del commercio. A volte conviene contattare anche l’amministrazione statale della valuta estera (SAFE) e l’ufficio delle tasse.

3. Enfatizzare il contratto sin dall’inizio

Alcuni investitori cinesi (soprattutto PMI) prestano poca attenzione al contratto e in alcuni casi non guardano neppure le documentazioni della JV, tuttavia sono ben felici di firmarle.

La parte cinese tende a concentrarsi principalmente a far soldi, spesso ignorando i “dettagli tecnici” legali, e considerando il partner straniero molto lontano dalla situazione nel suo complesso. È quindi molto importante ricordare al partner cinese l’importanza del lavoro d’ufficio (“paperwork”) e le conseguenze derivanti da una rottura del contratto.

 

4.  Management straniero

Molte aziende decidono di inviare proprio personale esperto in Cina per gestire l’azienda direttamente; questo è particolarmente importante in società ad alta tecnologia o joint venture di produzione, quando l’invio di professionisti in Cina è un must.

In tal modo, è possibile tenere d’occhio la controparte cinese e curare i propri interessi con efficacia. Diverse aziende non cinesi hanno preferito porre fiducia nel contratto piuttosto che mandare persone di fiducia, pensando che il contratto avrebbe legato il comportamento delle loro controparti cinesi; tuttavia le cose non hanno assolutamente funzionato come da contratto, causando enormi problemi.

5. Stabilire le basi per il mantenimento del controllo interno

Prestare attenzione ai timbri della società (in inglese “chop”) e ai conti bancari è fondamentale. Ogni azienda avrà tre timbri – quello aziendale, quello finanziario e quello del responsabile legale – il controllo di questi tre timbri consente di aprire conti bancari e siglare assegni. Il timbro del rappresentante legale è particolarmente importante, giacché è richiesto in numerosi documenti aziendali e viene spesso considerato come sostitutivo della firma.

Di conseguenza, qualsiasi persona in possesso del timbro può esercitare il potere di rappresentare la società e creare obbligazioni per essa. Al fine di prevenire l’uso non autorizzato, è fondamentale stabilire una procedura che controlli che l’uso del timbro sia strettamente monitorato.