Lavorare in Cina: I Nuovi Regolamenti in Materia di Visti

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Nel settembre 2013 il governo cinese ha riformato sensibilmente la materia dei visti d’ingresso nel paese. Le modifiche hanno riguardato le categorie preesistenti, introducendone nuove (passando cosi da otto a un totale di 12).

Questo articolo guidera’ il lettore attraverso le novita’ sui visti per la Cina, con l’auspicio di chiarire le nuove procedure in essere.

 Il visto F, noto come “business visa”, era precedentemente rilasciato agli individui che entravano nel paese per motivi di affari, ma non erano impiegati presso alcuna azienda registrata in Cina. Il nuovo regolamento ha radicalmente modificato lo scopo di tale visto, limitando l’ingresso in Cina per scopi non-commerciali: scambi, visite, viaggi studio ed altre attivita’ culturali. In seguito a tali modifiche, il “nuovo” business visa corrisponde alla categoria M, per il quale possono fare richiesta i viaggiatori che entrano in Cina per scopi commerciali e risiedono nel paese per un periodo di tempo inferiore ai 180 giorni. In conclusione, il visto M rappresenta la categoria ideale per chi:

  • Deve risiedere meno di 6 mesi in Cina durante l’anno in corso;
  • Deve frequentemente entrare ed uscire dal paese; 
  • Non ha un contratto di lavoro presso una societa’ costituita in Cina;
  • Non riceve alcun tipo di compenso da una societa’ costituita in Cina.

Il visto M puo’ essere rinnovato dopo 180 giorni. Non e’ da escludere l’ipotesi che tale richiesta venga rifiutata dall’ufficio immigrazione, soprattutto nel caso in cui il richiedente risulti da tempo residente in Cina. In questo caso, detto ufficio potrebbe sospettare che tale individuo stia effettivamente lavorando in Cina irregolarmente e la sua richiesta di rinnovo verrebbe, quindi, annullata.

Infographic Visti

Una nuova categoria introdotta dalla riforma del 2013 e’ quella del visto R, rilasciato ad “esperti specializzati” e professionisti stranieri con competenze particolarmente rischieste in Cina. Percio’, il visto R puo’ essere richiesto da coloro che debbano recarsi in Cina per lavoro, anche se la procedura risultera’ molto piu’ rigida rispetto a quella necessaria per ottenere il visto lavorativo Z. Inoltre, i requisiti da possedere e la documentazione da presentare sono stabiliti dalle autorita’ governative locali, variando quindi da provincia a provincia.

Sia il visto R che il visto Z sono entrambi visti lavorativi. Per il momento, e’ probabile che quest’ultima rimarra’ la categoria di riferimento per i lavoratori stranieri che si recano in Cina, data la difficolta’ di ottenere un visto R.

Il lavoratore straniero che richiede il visto Z deve necessariamente fare domanda per il permesso di residenza, il cui periodo corrisponde solitamente ad un anno. E’ inoltre importante evidenziare che il visto Z garantisce al lavoratore entrate ed uscite multiple dalla Cina, a differenza di quanto avviene con il visto M.