La Cina cancella il requisito della registrazione per importatori e esportatori, semplificando le procedure per il commercio estero

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La Cina ha modificato la legge sul commercio estero per semplificare le procedure di registrazione degli operatori del settore. D’ora in poi, le aziende e le persone fisiche non dovranno più sottoporsi a registrazione e deposito presso le autorità commerciali locali e otterranno automaticamente il diritto di importare ed esportare prodotti da e verso la Cina. Vi spieghiamo le ultime modifiche, quali sono i requisiti ancora in vigore per gli operatori del commercio estero e come questo può influire sul vostro business.

Il 30 dicembre 2022, l’Assemblea Nazionale del Popolo (NPC) ha approvato una modifica alla legge cinese sul commercio estero, che ha abolito l’obbligo di alcune procedure di deposito e registrazione per chi opera nel settore del commercio, secondo quanto annunciato dal Ministero del Commercio cinese (MOFCOM).

Secondo l’annuncio del MOFCOM, a partire dal 30 dicembre 2022 le autorità commerciali locali non richiedono più la registrazione degli importatori ed esportatori stranieri. Ciò significa che le aziende che richiedono licenze di importazione ed esportazione, certificati di registrazione di contratti di importazione ed esportazione di tecnologia, quote, qualifiche commerciali statali e altri certificati e qualifiche pertinenti, non saranno più tenute a registrare gli operatori commerciali stranieri.

L’annuncio del MOFCOM riforma significativamente l’attività del commercio estero e rappresenta un passo importante verso liberalizzazione e la facilitazione del commercio.

Le procedure di deposito e registrazione erano in vigore dal 2004. Tuttavia, nel 2019, l’NPC ha autorizzato il Consiglio di Stato a sospendere temporaneamente l’articolo 9 della legge sul commercio estero per un periodo di prova di tre anni. Il portavoce del MOFCOM, Shu Jueting, ha dichiarato in un’intervista alla stampa che, dopo aver valutato questo periodo di prova di tre anni, “le condizioni e i tempi sono maturi per cancellare la procedura di registrazione degli operatori del commercio estero a livello nazionale”.

Cosa cambia per chi commercia con la Cina?

L’annuncio specifica che l’NPC ha approvato la rimozione dell’articolo 9 della legge sul commercio estero. L’articolo 9 stabiliva che “gli operatori del commercio estero impegnati nell’importazione e nell’esportazione di beni o tecnologie devono completare il deposito e la registrazione presso il competente dipartimento per il commercio estero del Consiglio di Stato o un’istituzione da esso incaricata”.

Il documento afferma inoltre che “se l’operatore commerciale straniero non supera le procedure di deposito e registrazione in conformità con i regolamenti, le dogane [cinesi] non gestiranno le procedure di dichiarazione doganale, ispezione e svincolo delle merci importate ed esportate”.

Questo requisito comportava un aggravio di pratiche burocratiche e un’attesa più lunga per gli operatori commerciali stranieri per ottenere l’autorizzazione a svolgere attività di importazione ed esportazione con la Cina. Ora, gli operatori commerciali stranieri possono ricevere automaticamente il diritto di importare ed esportare merci dopo aver costituito un’entità e aver ricevuto una licenza commerciale. Ciò non solo accelererà e semplificherà il processo di avvio delle attività di importazione ed esportazione in Cina, ma contribuirà anche a ridurre i costi e la barriera all’ingresso per le piccole e medie imprese.

Quali sono i requisiti attualmente richiesti per poter commerciare con la Cina?

In precedenza, il primo passo per gli operatori del commercio estero per iniziare l’attività di importazione ed esportazione (dopo aver completato la registrazione dell’azienda) era quello di completare la registrazione e il deposito presso il dipartimento locale del commercio. Con l’eliminazione dell’articolo 9 della legge sul commercio estero, gli operatori commerciali stranieri possono ora saltare questo passaggio e passare direttamente alla parte del processo amministrativo.

Il passo successivo è quello di passare attraverso la registrazione doganale per ottenere il codice di registrazione doganale (CR) per compilare i moduli di dichiarazione doganale. Le procedure di registrazione doganale sono normalmente completate dall’importatore o possono essere gestite da un intermediario commerciale. Gli operatori commerciali stranieri devono inoltre richiedere una Carta IC del porto elettronico, che può essere completata attraverso un portale online.

Inoltre, le merci importate in Cina devono essere in possesso dei certificati di qualità richiesti, come la China Compulsory Certification (CCC), e soddisfare i vari standard cinesi di guobiao (GB 国标). È inoltre necessaria una licenza di importazione o una licenza di importazione automatica per ogni partita di merci, a seconda della categoria di merci importate.

Gli operatori del commercio estero devono anche sapere quali sono le merci consentite, vietate e limitate all’importazione e all’esportazione.

Cosa significa la modifica della normativa per il commercio con la Cina?

L’annullamento dei requisiti di deposito e registrazione per gli operatori commerciali stranieri segna un passo significativo verso un maggiore snellimento del commercio con la Cina. Tale iniziativa legislativa è anche in linea con gli obiettivi economici della Cina per il 2023, che sono fortemente incentrati sul ritorno all’elevato livello di crescita registrato prima della pandemia. Il commercio estero, e in particolare le esportazioni, sono una parte incredibilmente importante dell’economia cinese. Sebbene il commercio estero sia rimasto relativamente forte nel 2022, ha comunque subito un rallentamento rispetto all’elevato livello di crescita del 2021. Stimolare il commercio estero è quindi un aspetto importante per raggiungere gli obiettivi economici della Cina nel 2023 e oltre.

La Cina ha recentemente eliminato la maggior parte delle restrizioni COVID-19, comprese le restrizioni alla circolazione interna e quelle ai viaggi internazionali. Insieme all’eliminazione delle procedure di registrazione, questo cambiamento migliorerà significativamente l’ambiente commerciale per gli operatori del commercio estero e renderà molto più facile per le aziende straniere impegnate in attività di importazione ed esportazione procurarsi i prodotti, incontrare partner commerciali e fornitori e garantire le catene di approvvigionamento.

Secondo la nota del MOFCOM, il ministero continuerà a lavorare per facilitare e ottimizzare il commercio estero in futuro. Ciò includerà “il miglioramento del livello dei servizi pubblici […] il miglioramento delle politiche e delle misure per il commercio estero, la promozione dell’ottimizzazione e dell’aggiornamento del commercio di beni, l’innovazione dei meccanismi di sviluppo del commercio di servizi, la continua promozione dell’innovazione commerciale e la promozione di uno sviluppo di alta qualità”.