Hong Kong non è più sulla Watchlist dell’Unione Europea delle Giurisdizioni Fiscali Non Collaborative

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Il 12 Marzo 2019 la Commissione Europea ha rimosso Hong Kong dalla Watchlist delle Giurisdizioni Fiscali Non Collaborative. La decisione è stata accolta con soddisfazione dal Governo della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong.

Nel 2017 -18, Hong Kong era stata inserita nella watchlist con la richiesta di conformarsi ai requisiti dell’UE entro il 2018, per evitare di finire sulla lista nera per inadempienza.

La lista indica tre criteri per una corretta amministrazione:

–          Trasparenza: osservanza degli standard internazionali sullo scambio automatico di informazioni (Automatic Exchange of Information, AEOI) e scambio di informazioni su richiesta;

–          Competizione fiscale equa: rispetto dei principi del Codice di Condotta Europeo o del Forum sulle Pratiche Fiscali Dannose dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE); e

–          Erosione della Base imponibile e Trasferimento dei Profitti (Base erosion profit shifting, BEPS): impegnarsi ad attuare i 4 standard basilari del progetto BEPS dell’OCSE.

La rimozione di Hong Kong dalla lista avviene alla luce di una serie di cambiamenti messi in atto per migliorare le condizioni fiscali ed introdurre una maggiore trasparenza finanziaria in conformità con questi criteri.

Ciò include la firma della Convenzione Multilaterale sulla Mutua Assistenza Amministrativa nelle Questioni Fiscali e l’impegno a realizzare gli standard minimi BEPS, con la modifica del proprio regime fiscale preferenziale.

Il Segretario per i Servizi Finanziari e del Tesoro di Hong Kong, James Lau, ha dichiarato che “l’ultima disposizione indica che la comunità internazionale riconosce il rispetto della cooperazione fiscale internazionale da parte di Hong Kong”.

Cos’è la watchlist sulle giurisdizioni non collaborative?

La lista delle giurisdizioni non collaborative stilata dall’UE mira ad una stretta sull’evasione fiscale tramite la promozione di condizioni fiscali più eque all’interno dell’UE e in generale nel mondo.

La lista nera comprende attualmente 15 giurisdizioni fiscali. Si tratta di Paesi che “non sono stati in grado di raggiungere gli standard di una corretta amministrazione fiscale” e di “impegnarsi in un serio dialogo sulla base dei criteri dell’UE”.

Sulla watchlist dell’UE figurano ora 34 nuove giurisdizioni fiscali le quali, pur non avendo ancora raggiunto gli standard richiesti, hanno dimostrato a sufficienza il proprio impegno nel raddrizzare le proprie mancanze.