Il sistema cinese del credito sociale: il COVID-19 introduce alcune esenzioni, obblighi per le imprese

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Il lancio del sistema del credito sociale cinese, una banca dati creata al fine di monitorare il comportamento di persone, imprese e governo, ha subito delle complicazioni a causa dell’epidemia da coronavirus (COVID-19).

Il sistema del credito sociale è stato creato al fine di utilizzare i big data per assicurarsi che cittadini ed organizzazioni rispettassero la legge, monitorando e classificando ogni soggetto in base al rispetto di leggi, regolamenti ed altre direttive. Secondo le linee guida pubblicate per la prima volta nel 2014, il governo mirava a mettere in pratica l’ambiziosa iniziativa a livello nazionale entro la fine di quest’anno.

Il coronavirus, però, ha interrotto le normali attività, sconvolgendo così anche le regole standard del sistema del credito sociale. Ad esempio, le aziende che hanno dovuto chiudere temporaneamente potrebbero essere esonerate dalle conseguenze derivanti dal mancato pagamento dei prestiti che, in condizioni normali, potrebbero invece tradursi in sanzioni sui crediti sociali.

Di fronte a questa situazione, il governo cinese ha istituito provvedimenti speciali modificare gli standard del sistema del credito sociale. Come succedeva già prima, il sistema del credito sociale utilizza una combinazione di premi e punizioni per influenzare comportamento individuale ed organizzativo, che ora viene rivisto su misura rispetto alle circostanze derivanti dall’epidemia da coronavirus.

Esenzioni ed incentivi del credito sociale

Il governo cinese ha istituito alcuni aggiustamenti per privati e aziende interessati dal coronavirus. Questi riguardano principalmente esenzioni dalle sanzioni che verrebbero inflitte in circostanze normali, in considerazione del fatto che il comportamento è stato dovuto all’epidemia da coronavirus.

Ad esempio, l’Ufficio per le Risorse Umane e la Previdenza Sociale e l’Ufficio delle Imposte sono stati autorizzati ad astenersi dalla deduzione del punteggio del credito sociale alle imprese che non pagano rispettivamente l’assicurazione sociale o le tasse, a causa del coronavirus.

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Allo stesso modo, privati e società che hanno temporaneamente perduto la loro fonte di reddito e non sono in grado di pagare i prestiti ottenuti hanno la possibilità di rivedere le modalità di rimborso senza sanzioni. Anche altre forme di “comportamento inaffidabile”, come i ritardi nelle spedizioni, la firma di un contratto, e la presentazione di documenti, possono essere esenti da sanzioni.

Oltre alle esenzioni, il governo offre incentivi ad alcune aziende per aiutare il contenimento del coronavirus. Molti governi locali, ad esempio, hanno istituito l’accelerazione dei processi di ripristino del credito per le aziende ritenute inaffidabili, ma che sono coinvolte nella produzione e nei servizi relativi alla prevenzione e al controllo dell’epidemia.

Inoltre, a Shanghai, privati e aziende che contribuiscono alla ricerca e allo sviluppo di prodotti e servizi applicabili alla prevenzione e al controllo dell’epidemia, possono aggiungere punti al loro credito e guadagnare un trattamento preferenziale per il finanziamento del progetto. A Yinchuan, coloro i quali contribuiscono similarmente verranno messi una “red list”, che offre un trattamento preferenziale a soggetti altamente affidabili. Allo stesso modo, a Rongcheng, le donazioni a supporto degli sforzi correlati al superamento dell’epidemia, possono migliorare il punteggio del credito.

Nuovi obblighi

Le modifiche al sistema del credito sociale non riguardano solo esenzioni ed incentivi, ma anche nuovi obblighi per privati ed aziende. Ad esempio, ii governi di Pechino e Shanghai chiedono alle imprese di astenersi dall’aumento dei prezzi di vendita dei prodotti medicali. Le aziende che ricaricano tali prodotti verranno punite nell’ambito del sistema del credito sociale.  Lo stesso vale per la vendita di prodotti medicali contraffatti o di prodotti che non rispettino gli standard regolamentari.

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Il governo ha integrato il sistema del credito sociale anche nell’ambito della propria strategia riguardante la quarantena e la gestione della diffusione del virus. I privati che nascondono i loro spostamenti o la loro storia clinica – e quindi la loro potenziale esposizione al coronavirus – possono subire una diminuzione del credito sociale personale o essere inseriti in una blacklist. Alcune città hanno anche inserito alcuni comportamenti, come la diffusione di voci e l’incetta di prodotti, nelle violazioni del credito sociale.

Considerato che si presume che il coronavirus abbia avuto origine in un mercato di bestiame, il governo ha dichiarato punibile all’interno del sistema di credito sociale il consumo di animali che presentino rischi per la salute. Ad esempio, sia i privati che mangino, che i ristoranti che servano animali come cani, serpenti e tartarughe a Shenzhen, sono soggetti a multe e a decrementi dei crediti sociali.

Oltre a queste misure legate specificatamente al coronavirus, gli operatori economici devono tenere conto di altre misure regolamentari e legali temporanee che sono state istituite durante l’epidemia, in quanto lo loro violazione in molti casi potrebbe causare delle conseguenze sul credito sociale. Ad esempio, in seguito al coronavirus, i contratti di lavoro dipendente sono stati automaticamente estesi; contravvenire a questo regolamento potrebbe causare una disputa di lavoro e sanzioni a valere sul credito sociale.

Riduzione degli obblighi

Il focolaio del coronavirus ha causato la diffusa interruzione di attività economiche, che richiedono al governo la modifica delle procedure standard del sistema di credito sociale.

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Il governo cinese ha applicato nella maggior parte dei casi un approccio conciliatore, contenendo le sanzioni per le aziende coinvolte negativamente dall’epidemia. In alcuni casi i governi locali hanno offerto incentivi per incoraggiare privati ed aziende a contribuire agli sforzi per il contenimento dell’epidemia.

Le aziende devono comunque tenere presente che, durante l’epidemia da coronavirus, permangono le regole relative al credito sociale. Sono previste eccezioni solo nei casi in cui le cause sono legate all’interruzione dell’attività dovuta all’epidemia e questo non significa che le aziende abbiano il via libera per disattendere i loro impegni. In alcune zone il governo ha introdotto nuove misure che le aziende devono rispettare.

Nonostante le procedure lavorative standard del sistema del credito sociale siano state modificate con l’epidemia, la logica di base rimane valida: i privati e le aziende vengono premiati per un buon comportamento e sanzionati per un comportamento non conforme.