Strategia degli standard cinesi 2035: Sviluppi recenti e implicazioni per le aziende straniere

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L’8 luglio 2022, l’Amministrazione statale per la supervisione del mercato (SAMR) e altri 16 dipartimenti hanno pubblicato il Piano d’azione per lo sviluppo della standardizzazione nazionale (il Piano d’azione), che stabilisce specifiche tabelle di marcia per l’attuazione dello Schema di sviluppo della standardizzazione nazionale (NSD), pubblicato nell’ottobre 2021. Il Piano d’azione fornisce uno sguardo all’approccio strategico dello Stato cinese nei confronti degli standard tecnici.

Dopo il piano strategico “Made in China 2025”, nel 2018 la Cina ha lanciato ufficialmente la strategia “China Standards 2035“, con l’obiettivo di creare un piano per il governo cinese e le principali aziende tecnologiche per definire standard globali per le tecnologie emergenti, come il 5G, l’Internet of Things (IoT) e l’intelligenza artificiale (AI).

Promulgato nel 2021, l’NSD è il primo documento ufficiale in questo settore e offre una visione chiara alle aziende cinesi affinché possano migliorare le loro capacità tecniche e promuovere la standardizzazione nell’arco del prossimo decennio. Il Piano d’azione definisce poi i passi concreti nei rispettivi settori da attuare entro la fine del 2023.

Cosa prevede il Piano d’azione cinese per lo sviluppo di standard nazionali?

Il Piano d’azione comprende un totale di 33 articoli, che coprono un’intera gamma di settori, tra cui l’industria manifatturiera, la tecnologia dell’informazione, l’industria dei servizi, la standardizzazione e il miglioramento delle emissioni di carbone, la protezione degli ecosistemi e la rivitalizzazione del settore rurale. Gli articoli possono essere suddivisi in tre categorie: La prima, composta dagli articoli da 1 a 21, si occupa dell’effettiva standardizzazione dei servizi per lo sviluppo economico e sociale; la seconda, dagli articoli da 22 a 30, si concentra sulle modalità di sviluppo degli standard attravrso il coordinamento dell’attivitivà di governo; la terza categoria, composta dagli articoli da 31 a 33, delinea la politica degli incentivi per il miglioramento della supervisione del processo di standardizzazione.

Obiettivi immediati

La strategia China Standards 2035 consente alle imprese cinesi di partecipare alla standardizzazione, con l’incentivo di poter beneficiare dei guadagni derivanti dalla concessione di licenze e da royalties. Inoltre, una maggiore compatibilità a seguito della standardizzazione tecnica consentirà a diverse aziende di lavorare senza soluzione di continuità, migliorando l’efficienza dell’intera catena di fornitura e lasciando più risorse per l’innovazione. Questo aspetto è fondamentale per le aziende cinesi coinvolte nella definizione delle norme e consentirà loro di ottenere maggiori vantaggi.

In generale, la Cina considera la standardizzazione come un modo per rafforzare il proprio ecosistema di ricerca e sviluppo (R&S) elevando le capacità dell’intero settore, in particolare nei settori critici ed emergenti come l’IA, l’informatica quantistica e le biotecnologie. Il Piano d’azione offre misure concrete che collegano il processo di sviluppo degli standard e l’innovazione tecnologica per promuovere l’ottimizzazione e l’aggiornamento dell’industria. In passato, i codici standard settoriali della Cina erano frammentati. Inoltre, non esisteva un confine chiaro tra standard nazionali e standard settoriali, in quanto entrambi erano opzioni per la standardizzazione di una tecnologia, causando confusione tra le parti interessate al di fuori dei confini cinesi. La razionalizzazione e l’integrazione di questi codici riducono la complessità del sistema di standard e migliorano l’efficienza della gestione.

Negli ultimi anni, la Cina si sta impegnando a svolgere un ruolo sempre più importante nella formulazione di standard internazionali per dare forma alla direzione futura dello sviluppo tecnologico. Il Piano d’azione, negli articoli da 17 a 21, sottolinea anche un maggiore coinvolgimento della Cina negli organismi internazionali di definizione degli standard. Essere in grado di determinare gli standard consente a un Paese di ottenere un maggiore controllo sulla progettazione dei sistemi e sull’elaborazione delle norme, oltre a garantirgli una posizione privilegiata nel mercato globale, in quanto first-mover in settori chiave.

Innovazione tecnica

L’innovazione è fondamentale per guidare la formulazione di standard industriali.

Negli ultimi anni, la Cina ha aumentato il numero di proposte ISO e IEC, raggiungendo un tasso di crescita annuale del 20%, a dimostrazione del crescente coinvolgimento della Cina nell’arena della definizione degli standard. Come noto, ISO si riferisce all’Organizzazione internazionale per la standardizzazione mentre IEC alla Commissione elettrotecnica internazionale, entrambe agenzie internazionali per la definizione di standard incentrati sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC).

Allo stesso modo, anche le richieste di brevetti tecnologici provenienti dalla Cina hanno registrato un aumento del 23,8% nel 2021, davanti a tutti gli altri Paesi. Huawei, il gigante cinese dell’industria ICT, continua a detenere il primato delle domande di brevetto nel settore della comunicazione digitale con 3.544 domande presentate nel 2021, davanti ad altri marchi come Ericsson, Qualcomm e Samsung.

Nel frattempo, gli investimenti significativi nelle tecnologie avanzate rimangono una delle principali priorità della Cina. Secondo i dati ufficiali, nel 2021 l’economia digitale cinese valeva oltre 45 mila miliardi di RMB (6,72 mila miliardi di dollari), pari al 39,8% del PIL. Il 14° Piano quinquennale (14° FYP) prevede di portare il valore aggiunto delle imprese dell’economia digitale al 10% del PIL entro il 2025. Seguendo queste indicazioni, il governo sta spingendo la trasformazione digitale delle industrie cinesi per raggiungere nuove vette e rimanere parte integrante dell’economia globale nei prossimi decenni.

Transizione verde

Un altro punto chiave del Piano d’azione è rappresentato dalle parole d’ordine “verde” ed “ecosistema”. La Cina considera anche gli standard tecnici attraverso la lente dello sviluppo verde e sostenibile. Il Piano d’azione menziona gli standard di neutralità rispetto alle emissioni di carbonio, che sono strumentali al risparmio energetico, alla regolamentazione del consumo energetico su larga scala e al mantenimento dell’efficienza energetica. Ciò è in linea con gli obiettivi più ampi della Cina, in quanto promuove il sostegno alle energie rinnovabili e allo sviluppo sostenibile.

Con un notevole vantaggio rispetto ad altri Paesi, la Cina ha già conquistato il mercato delle energie rinnovabili ed è diventata leader mondiale nel settore dell’energia solare e delle batterie per veicoli elettrici (EV). Attualmente, la Cina ha uno dei mercati di accumulo di energia più grandi e in più rapida crescita al mondo, superando l’Europa e gli Stati Uniti. Lo sviluppo di standard tecnici è un modo efficace per mantenere questa posizione dominante nel mercato estremamente redditizio delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici. Il processo di transizione verso il rispetto di standard ambientali più elevati creerà inoltre nuove opportunità.

Quali sono le implicazioni e i potenziali vantaggi per le aziende straniere?

Da un lato, gli standard proposti per la Cina possono imporre ulteriori requisiti alle imprese straniere, che devono rispettare i corrispondenti standard cinesi per operare o vendere in questo vasto mercato.

Tuttavia, questo non significa che i fornitori stranieri siano chiusi fuori dalla porta. Come si evince dal Catalogo delle Industrie Incoraggiate per gli Investimenti Stranieri, le imprese straniere sono particolarmente ben accolte in molti settori, soprattutto quelle che hanno un’esperienza in una determinata area, come la produzione di fascia alta, le tecnologie per il risparmio energetico e la protezione dell’ambiente, i servizi avanzati e così via.

Si suggerisce alle imprese straniere di partecipare attivamente allo sviluppo degli standard cinesi. Poiché la definizione degli standard è un processo altamente specializzato, le aziende internazionali con competenze in diversi settori possono effettivamente svolgere un ruolo importante in questo processo, che a sua volta le posizionerà meglio garantendo loro importanti vantaggi competitivi.

D’altra parte, un maggiore coinvolgimento della Cina nella definizione degli standard potrebbe contribuire a migliorare la competitività delle imprese con sede in Cina. Anche le aziende straniere possono beneficiare dei risultati economici complessivi del Paese e dell’efficienza della catena di approvvigionamento.

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