La residenza fiscale in Cina: spiegazione della regola dei sei anni
Di recente la Cina ha chiarito in che modo verrà attuata la “regola dei sei anni” per determinare la residenza fiscale dei lavoratori stranieri nel Paese, a seguito dell’introduzione della nuova legge sull’imposta sul reddito (Individual Income Tax, IIT) dello scorso anno.
Il 16 Marzo 2019, il Ministero della Finanza e dell’Amministrazione Fiscale di Stato cinese ha pubblicato la Comunicazione sui Criteri per Determinare il Tempo di Residenza degli Individui non Domiciliati in Cina (qui la comunicazione ufficiale), che spiega in che modo verrà calcolata la residenza fiscale degli stranieri in Cina.
La Comunicazione, tra le altre cose, chiarisce a partire da quando le autorità del fisco inizieranno a contare il numero di giorni trascorsi in Cina per stabilire lo stato della residenza fiscale dei lavoratori stranieri. In altre parole, viene spiegato in che modo la cosiddetta “regola dei sei anni” verrà attuata.
Secondo la regola dei sei anni, gli stranieri residenti nella Cina continentale per sei anni consecutivi saranno soggetti a tassazione sul loro reddito globale. Prima della Comunicazione, ad ogni modo, alcuni punti di questa norma, aggiornata con l’adozione della nuova legge sull’imposta sul reddito, non erano stati chiariti.
I contribuenti stranieri dovrebbero aggiornarsi sul nuovo regolamento nell’organizzare i propri doveri fiscali in Cina e all’estero.
Norme più elastiche sulla residenza fiscale, diffusi nuovi dettagli
Prima che la nuova regola dei sei anni venisse comunicata, molti osservatori pensavano che le autorità del fisco avrebbero aumentato la stretta sull’imposta sul reddito estero degli stranieri. Infine, tuttavia, le autorità sono andate piuttosto nella direzione opposta, espandendo le politiche preferenziali per i contribuenti stranieri.
Paragonata alla precedente “regola dei cinque anni”, la regola dei sei anni implica una politica fiscale più elastica per gli stranieri, inclusi i residenti di Hong Kong, Macao e Taiwan, che pur lavorando in Cina hanno anche un reddito proveniente dall’estero. L’adozione di una linea meno rigida sulla tassazione del reddito estero degli stranieri rientra in una politica volta ad attrarre gli investimenti esteri e ad incoraggiare l’arrivo di lavoratori qualificati e talentuosi dall’estero in Cina.
I punti chiave della regola dei sei anni:
- Sotto la normativa precedente, dopo aver trascorso cinque anni consecutivi in Cina, il reddito globale degli stranieri veniva sottoposto a tassazione nel Paese. Ora, la nuova legge sull’imposta sul reddito estende la norma da cinque a sei anni, concedendo agli stranieri di non pagare le imposte sul reddito proveniente dall’estero per più tempo.
- In relazione alla regola dei sei anni, se si trascorrono più di 30 giorni consecutivi in una volta al di fuori della Cina continentale, in qualunque momento durante i sei anni, il contatore della residenza fiscale sarà resettato.
- La gestione della dichiarazione dei redditi verrà semplificata, in modo che i contribuenti non debbano più ottenere una pre-approvazione da parte delle autorità del fisco locali per godere dei benefici fiscali. Ora, i contribuenti possono ottenere benefici fiscali dal momento della dichiarazione.
Oltre ad illustrare le caratteristiche chiave della regola dei sei anni, la Comunicazione spiega in che modo sono definiti i giorni e gli anni trascorsi in Cina.
- Dall’inizio del 2019, viene conteggiato un anno di residenza in Cina se uno straniero si trova nel Paese per almeno 183 giorni in un dato anno civile.
- Se uno straniero trascorre in Cina meno di 24 ore in un giorno, questo non verrà contato come un giorno di residenza nel Paese.
- Il numero di anni di residenza per l’applicazione della regola dei sei anni verrà contato a partire dal 1° Gennaio 2019. Gli anni trascorsi in Cina prima di questa data non verranno inclusi nel calcolo.
Come determinare lo stato della residenza fiscale in Cina
Come detto in precedenza, la regola dei sei anni comprende una serie di deroghe e condizioni per calcolare lo stato della residenza fiscale. Qui presentiamo alcuni esempi per mostrare come venga determinato lo stato della residenza fiscale di uno straniero sotto diverse circostanze.
Come calcolare lo status della residenza fiscale per un anno
Il Sig. Li è residente a Hong Kong e lavora nella città di Shenzhen. Ogni lunedì mattina va a Shenzhen per lavorare e ritorna a Hong Kong ogni venerdì sera. Di lunedì e di venerdì trascorre meno di 24 ore nella Cina continentale, quindi questi due giorni non verranno inclusi nel conteggio ai fini fiscali in Cina.
Inoltre, non verranno conteggiati neanche il sabato e la domenica, poiché il Sig. Li trascorre questi due giorni ad Hong Kong. Ciò significa che sebbene il Sig. Li lavori nella Cina continentale nei giorni infrasettimanali, ai fini fiscali verranno conteggiati solamente tre giorni la settimana.
Delle 52 settimane presenti in un anno, il Sig. Li trascorre 156 giorni nella Cina continentale, meno dei 183 giorni necessari per avere la residenza fiscale. Di conseguenza, il Sig. Li sarà esentato dal pagare le imposte sul proprio reddito proveniente dall’estero (incluso quello di Hong Kong) nella Cina continentale.
Come contare l’azzeramento della residenza fiscale
Il Sig. Li si è trasferito a Shenzhen il 1° Gennaio 2013 e vi lavora tutt’oggi, nel Marzo 2019. Se contiamo le volte in cui ha trascorso a Shenzhen più di 183 giorni in un anno, il Sig. Li ha trascorso più di sei anni nella Cina continentale. Ciononostante, poiché gli anni precedenti al 2019 non vengono considerati nel conteggio con la nuova legge sull’imposta sul reddito, il calcolo degli anni trascorsi in Cina è iniziato solo il 1° Gennaio 2019.
Di conseguenza, sebbene il Sig. Li ha vissuto in Cina a partire dal 2013, verrà tassato sul suo reddito globale a partire dal 2025. Tuttavia, per evitare di essere sottoposto a tassazione sul proprio reddito globale nel 2025, il Sig. Li ha deciso di trascorrere Gennaio e Febbraio 2024 ad Hong Kong.
Così facendo, il Sig. Li lascerà la Cina continentale per più di 30 giorni consecutivi, resettando di conseguenza il contatore. Quindi, il Sig. Li non dovrà pagare le imposte sul proprio reddito globale.
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