Vendita di prodotti agricoli in Cina: regole più rigide sulla tracciabilità e conformità dal 15 dicembre
La vendita di prodotti agricoli alla Cina richiede attualmente controlli più rigorosi, poiché l’Avviso GAC n. 219 del 2025 innalza significativamente l’asticella di tracciabilità e conformità, rendendo obbligatoria una registrazione accurata e una documentazione completa per l’accesso continuo al mercato.
Il 7 novembre 2025, l’Amministrazione Generale delle Dogane (GAC) cinese ha pubblicato l’Avviso relativo ai requisiti di dichiarazione e gestione per le imprese estere che esportano prodotti agricoli in Cina (di seguito “Avviso GAC n. 219”), che entrerà in vigore il 15 dicembre 2025.
Il nuovo regolamento introduce requisiti procedurali più chiari e strutturati per le dichiarazioni e la gestione delle imprese estere impegnate nell’esportazione di prodotti agricoli verso la Cina. Ha l’obiettivo di rafforzare la tracciabilità, potenziare i controlli fitosanitari e migliorare l’efficienza e la coerenza delle procedure di sdoganamento, allineandosi agli standard fitosanitari internazionali e al quadro normativo in evoluzione della Cina per le importazioni agricole.
Secondo il GAC, il nuovo sistema si basa sulla Legge della Repubblica Popolare Cinese sulla quarantena in ingresso e in uscita di animali e piante e dai suoi regolamenti attuatori. Richiede sia agli esportatori esteri che agli importatori cinesi di aderire a procedure più rigorose di divulgazione delle informazioni e verifica delle registrazioni.
Questo rappresenta un altro passo significativo nello sforzo continuo della Cina per potenziare i controlli sulla sicurezza alimentare, standardizzare la registrazione delle imprese e promuovere lo sviluppo di un ambiente di conformità più digitale e trasparente per il commercio agricolo.
L’Avviso GAC n. 219 funge anche da tempestivo punto di ingresso per esaminare come i produttori e gli esportatori agricoli stranieri possano adattarsi al sistema di supervisione delle importazioni cinese e posizionarsi meglio per sfruttare le opportunità di mercato, garantendo al contempo il rispetto delle procedure doganali e di quarantena.
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I nuovi requisiti GAC
Catalogo dei prodotti agricoli che richiedono raccomandazione e registrazione ufficiale
Uno degli elementi principali dell’Avviso GAC n. 219 è l’introduzione di un sistema di catalogazione che definisce i prodotti agricoli che necessitano di raccomandazioni e registrazioni ufficiali all’estero prima di poter essere esportati in Cina. Per determinare quali prodotti rientrano in questo sistema, il GAC effettuerà valutazioni del rischio di quarantena basate sugli standard fitosanitari internazionali e sull’esperienza di supervisione delle importazioni della Cina.
I prodotti valutati come a rischio più elevato saranno inclusi nel Catalogo dei Prodotti Agricoli che richiedono raccomandazione e registrazione ufficiale estera (in Cinese, 进境农产品需境外官方推荐注册登记目录). Il 10 novembre 2025, il GAC ha pubblicato la versione iniziale di questo Catalogo che sarà aggiornato quando necessario e servirà come principale punto di riferimento sia per gli esportatori esteri che per gli importatori cinesi.
Per le aziende, le implicazioni sono semplici:
- Gli esportatori che spediscono gli articoli elencati nel catalogo devono completare le procedure di registrazione richieste tramite le autorità del proprio Paese d’origine prima di esportare in Cina; mentre
- Gli importatori devono garantire che qualsiasi prodotto agricolo incluso nel catalogo e introdotto in Cina provenga da un’impresa estera presente nell’elenco delle entità registrate della GAC e con uno stato di registrazione attivo.
Verifica delle imprese estere registrate
Una volta completato il processo di registrazione di un’impresa estera, le sue informazioni appariranno nei database ufficiali del GAC. Importatori ed esportatori possono verificare lo stato di registrazione attraverso due canali:
- L’Elenco delle imprese estere registrate per la quarantena degli animali e delle piante importati e dei loro derivati (进境动植物及其产品境外企业检疫注册登记名单), è disponibile sul portale GAC; e
- Il sistema “Internet + Dogane” tramite il modulo “I want to check” (in Cinese, 我要查) sezione “Consultazione delle informazioni di quarantena”, qui.
Questi strumenti semplificano la verifica del numero di registrazione cinese di un’impresa, il suo stato attuale e l’ambito dei prodotti approvati per l’esportazione. È essenziale verificare queste informazioni prima della spedizione, poiché solo le imprese con uno status di registrazione attivo possono spedire in Cina prodotti agricoli presenti nel catalogo.
Requisiti per la dichiarazione di importazione
Quando i prodotti agricoli presenti nel catalogo entrano in Cina, gli importatori devono assicurarsi che il numero di registrazione cinese dell’impresa estera sia correttamente inserito durante la dichiarazione doganale.
Il numero deve essere compilato nella sezione “Descrizione del prodotto” (in Cinese, 产品资质) del modulo di dichiarazione doganale o della lista di deposito, nella sezione dedicata a “Registrazione di imprese estere di produzione, lavorazione e stoccaggio per l’importazione di animali, piante e prodotti derivati” (codice di licenza 302).
Se una dichiarazione include più articoli di prodotto, l’importatore deve fornire il corrispondente numero di registrazione per ciascun articolo. Questa corrispondenza articolo per articolo è fondamentale, poiché informazioni errate o mancanti possono compromettere la tracciabilità e attivare controlli di conformità.
Entrata in vigore e attuazione
I nuovi requisiti entreranno in vigore il 15 dicembre 2025. Da quella data in poi, qualsiasi dichiarazione di importazione che non contenga informazioni valide o accurate sulla registrazione potrebbe subire ritardi, ulteriori ispezioni o addirittura il rifiuto da parte dell’autorità doganale.
Introducendo regole documentali più chiare e un quadro unico di registrazione, il GAC mira ad ottimizzare l’efficienza doganale e a rafforzare la tracciabilità dei prodotti agricoli in entrata. Il nuovo meccanismo contribuisce a garantire che tutti i prodotti agricoli importati rispettino gli standard di quarantena e sicurezza della Cina, riducendo al contempo l’ambiguità amministrativa sia per gli esportatori che per gli importatori.
Perché la Cina sta rafforzando il suo approccio normativo alle importazioni agricole
Sicurezza alimentare e tracciabilità come priorità nazionali
L’inasprimento dei controlli sulle importazioni agricole da parte della Cina è radicato in priorità nazionali di lunga data riguardanti la sicurezza alimentare, la prevenzione dei rischi e la trasparenza della catena di approvvigionamento. Dopo una serie di incidenti sulla sicurezza alimentare negli anni 2000 e 2010, le competenti autorità cinesi hanno iniziato a muoversi verso un modello di supervisione delle importazioni basato sul rischio e guidato da standard. Questo ha portato a importanti riforme istituzionali, come l’adozione della Registrazione e gestione dei produttori esteri di alimenti destinati all’importazione (Decreto GAC n. 248) e delle Misure amministrative sulla sicurezza alimentare all’importazione e all’esportazione (Decreto GAC n. 249) nel 2022. Insieme, queste misure richiedevano che un lungo elenco di imprese straniere di produzione e trasformazione alimentare procedessero a una registrazione unificata presso il GAC prima di spedire le merci in Cina.
Il nuovo Avviso della GAC estende ulteriormente a monte questa logica normativa, includendo, oltre ai produttori di alimenti, le imprese agricole estere impegnate in attività di produzione, lavorazione o stoccaggio. In base al nuovo quadro, le importazioni agricole saranno soggette a valutazione dei rischi fitosanitari e classificate in categorie che richiedono raccomandazione ufficiale e registrazione da parte dell’autorità competente del Paese esportante.
Di fatto, il nuovo Avviso amplia l’architettura della sicurezza alimentare cinese dai processi intermedi alla catena di approvvigionamento agricola primaria, rafforzando la supervisione al punto di origine e colmando le lacune di tracciabilità che in passato esistevano per i prodotti agricoli grezzi.
Volumi di importazione in crescita e fonti diversificate
L’irrigidimento dei controlli delle importazioni agricole da parte della Cina riflette anche la portata e la complessità della sua domanda di importazioni. Con l’accelerazione dell’urbanizzazione, l’aumento dei redditi delle famiglie e l’evoluzione delle preferenze alimentari, i consumatori cinesi acquistano sempre di più e una varietà sempre più ampia di prodotti agricoli stranieri.
Questo cambiamento è stato particolarmente evidente in segmenti come quelli degli alimenti ad alto contenuto proteico, frutta fresca e secca, latticini, oli commestibili e colture speciali che non vengono prodotte in misura sufficiente a livello nazionale.
In questo contesto, le importazioni agricole cinesi hanno continuato ad aumentare. Nel 2024, il valore delle importazioni agricole ha superato i 215 miliardi di dollari USA, sottolineando il ruolo della Cina come uno dei maggiori acquirenti mondiali di materie prime agricole. Le principali categorie di importazione includevano soia, cereali, carne, latticini, frutta, frutta secca e prodotti oleaginosi, che insieme costituiscono la spina dorsale della catena alimentare e dell’industria dei mangimi animali in Cina. Anche la domanda di prodotti agricoli di pregio e di maggior valore è cresciuta, guidata dalle crescenti aspettative dei consumatori riguardo alla qualità, sicurezza e varietà alimentare.
Questo aumento è stato accompagnato da una diversificazione delle fonti di importazione cinesi. Fornitori tradizionali come Stati Uniti e Brasile continuano a dominare le forniture di prodotti agricoli di base come soia e carne. Allo stesso tempo, i Paesi ASEAN, Australia, Nuova Zelanda e Unione Europea hanno rafforzato le loro posizioni in varie categorie agricole, riflettendo gli sforzi della Cina per costruire una rete di importazione resiliente e geograficamente distribuita.
Tuttavia, con l’aumento dei volumi di importazione e un panorama dei fornitori sempre più complesso, le autorità di regolamentazione cinesi si trovano ad affrontare sfide sempre maggiori nel garantire qualità costante, conformità sanitaria e tracciabilità. Di conseguenza, le autorità doganali hanno posto maggiore enfasi sugli standard di registrazione, sulla trasparenza documentale e sulla responsabilità a livello aziendale, tutti elementi che sono alla base dei nuovi requisiti introdotti con il nuovo Avviso GAC.
Cosa significano le nuove regole per le imprese
Il nuovo quadro di conformità segna uno spostamento verso una maggiore responsabilità della catena di approvvigionamento. Gli importatori non possono più fare affidamento esclusivamente sulla documentazione doganale nazionale. Devono, invece, verificare proattivamente le credenziali dei fornitori esteri prima di qualsiasi transazione. Ciò significa che chi si occupa di approvvigionamenti deve integrare i controlli di registrazione nei propri flussi di lavoro, poiché il mancato rispetto potrebbe portare a ritardi nello sdoganamento, rifiuti delle spedizioni o addirittura sanzioni amministrative.
Nel frattempo, con le nuove regole è previsto un aumento della complessità amministrativa. I sistemi di dichiarazione doganale ora richiedono campi dati aggiuntivi, come i numeri di registrazione delle imprese all’estero, che richiederanno aggiornamenti ai sistemi IT e formazione del personale. Le aziende dovranno verosimilmente prevedere tempi di consegna più lunghi e tenerne conto nella pianificazione logistica.
La flessibilità della catena di approvvigionamento può essere anche testata. Le aziende dovranno monitorare continuamente gli aggiornamenti del catalogo della GAC e adattare le proprie strategie di approvvigionamento qualora un fornitore perda lo status di conformità. Questo potrebbe comportare la diversificazione delle basi di fornitura o la negoziazione di accordi di contingenza per evitare interruzioni.
Infine, l’enfasi sulla tracciabilità e sulla catena di custodia indica che le autorità di regolamentazione esamineranno più attentamente la documentazione di origine e l’integrità della catena di approvvigionamento. Le aziende dovranno aspettarsi audit più rigorosi e prepararsi rafforzando i sistemi interni di conformità, migliorando l’accuratezza dei dati e mantenendo solide tracce documentali.
Con l’avvicinarsi della data di entrata, le aziende dovrebbero agire immediatamente: verificare i fornitori attuali, verificarne lo stato di registrazione, aggiornare le procedure di dichiarazione e garantire che le dichiarazioni doganali siano complete e accurate. Un’azione preventiva ridurrà il rischio e manterrà un accesso ininterrotto al mercato.
Percorso di conformità per gli esportatori esteri
Orientarsi fra i nuovi requisiti previsti dall’ultimo Avviso della GAC richiederà ai produttori e agli esportatori agricoli esteri l’adozione di un approccio di conformità strutturato. I seguenti passaggi illustrano come le imprese straniere possono prepararsi per la registrazione, la documentazione e il coordinamento con i partner cinesi per garantire uno sdoganamento senza intoppi una volta che le nuove regole entreranno in vigore.
1. Individuare la categoria dei prodotti e i requisiti normativi
Il primo passo per qualsiasi esportatore è determinare se i propri prodotti agricoli rientrano nel regime obbligatorio di registrazione e raccomandazione. La versione iniziale pubblicata del catalogo GAC dei prodotti agricoli che richiedono la registrazione all’estero specifica quali categorie (come cereali, carne, frutta, latticini, noci o altri prodotti grezzi e semi-lavorati) sono soggetti a raccomandazione ufficiale da parte dell’autorità competente del Paese esportatore.
Gli esportatori devono consultare attentamente questo catalogo e le eventuali indicazioni di riferimento, poiché potrebbero doversi applicare protocolli di controllo specifici per settore. I prodotti con rischi fitosanitari o di biosicurezza più elevati saranno probabilmente soggetti a requisiti di ingresso più severi e a documentazione dettagliata.
2. Coordinarsi con le autorità competenti del Paese d’origine
Per i prodotti inclusi nel catalogo GAC, la registrazione deve essere effettuata tramite l’autorità nazionale competente dell’esportatore, che può includere il Ministero dell’Agricoltura, le agenzie nazionali per la sicurezza alimentare, le autorità veterinarie o le autorità competenti della salute delle piante.
Gli esportatori dovranno inviare informazioni aziendali, registri di ispezione, dettagli del sito di produzione e documentazione di conformità alle autorità, che poi inoltreranno al GAC la domanda di revisione. Questo processo di presentazione governo-a-governo rispecchia il meccanismo applicato ai sensi del Decreto GAC 248 per i produttori alimentari e garantisce che solo le imprese conformi agli standard nazionali e cinesi vengano raccomandate per la registrazione.
3. Ottenere e mantenere la registrazione GAC
Una volta approvata, l’impresa estera sarà aggiunta al registro ufficiale della GAC e riceverà un numero di registrazione cinese, che diventerà l’identificativo principale per la dichiarazione doganale e la tracciabilità. I registri di registrazione includono tipicamente il nome dell’azienda, l’indirizzo di produzione, l’ambito del prodotto, i certificati di ispezione e i relativi dati di conformità.
Secondo precedenti esistenti come il Decreto GAC 248, la registrazione è valida per circa cinque anni, dopo i quali possono essere necessarie rinnovi e rivalutazioni. Gli esportatori dovrebbero mantenere un’ispezione costante, una corretta tenuta dei registri e una comunicazione continua con la propria autorità competente, per garantire il mantenimento della conformità e un rinnovo senza interruzioni.
4. Preparare la documentazione e l’etichettatura pre-esportazione
Per garantire uno sdoganamento fluido nei porti cinesi, tutta la documentazione di esportazione deve chiaramente fare riferimento al numero di registrazione cinese dell’impresa. Questo include liste di imballaggio, certificati sanitari o di quarantena, registri di ispezione, certificati di origine e fatture commerciali.
L’etichettatura deve rispettare i requisiti cinesi per le importazioni agricole e alimentari, che in genere includono informazioni bilingue in Cinese e Inglese, descrizioni dettagliate del prodotto e dati di tracciabilità. I prodotti che non rispettano le norme di etichettatura rischiano ritardi nelle ispezioni, obblighi di rietichettatura o il respingimento da parte della dogana.
5. Adempiere alle responsabilità degli importatori in Cina
Secondo il nuovo sistema, gli importatori cinesi svolgono un ruolo fondamentale nel completamento del procedimento di dichiarazione. Prima di importare le merci, gli importatori devono verificare lo status di registrazione dell’esportatore tramite il database di registrazione della GAC o la piattaforma “Internet + Dogana”.
Quando presentano dichiarazioni di importazione, gli importatori sono tenuti a inserire il numero di registrazione cinese dell’impresa estera nella relativa sezione. Per le dichiarazioni che riguardano più articoli di prodotto, il numero di registrazione corretto deve essere associato singolarmente a ciascun articolo.
Ogni incoerenza (come dati di registrazione errati o scaduti) può comportare sospensioni di quarantena, ispezioni prolungate o rifiuti di ingresso, imponendo oneri finanziari e logistici sia per l’esportatore che per l’importatore.
Conclusioni
I nuovi requisiti di dichiarazione e registrazione della Cina per le imprese agricole estere evidenziano la crescente importanza di trasparenza, tracciabilità e allineamento normativo al momento dell’ingresso nel mercato cinese. Sebbene il sistema aggiornato introduca aspettative più chiare sia per gli esportatori che per gli importatori, esso sottolinea anche la necessità di una pianificazione strutturata della conformità, a partire dalla conoscenza delle classificazioni dei prodotti, dal completamento delle registrazioni richieste e dal mantenimento di una documentazione accurata lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Per le imprese che desiderano vendere prodotti agricoli in Cina, sono disponibili diverse vie di ingresso al mercato. I canali di importazione tradizionali continuano a soddisfare le merci sfuse e le partnership B2B di lunga data, mentre l’e-commerce transfrontaliero offre un ingresso in rapida ascesa per prodotti agricoli confezionati e di alto valore. Le Zone di Libero Scambio (FTZ) e i programmi pilota offrono ambienti controllati per testare la domanda, e gli esportatori più affermati potrebbero beneficiare di una maggiore collaborazione con partner cinesi attraverso accordi di joint venture o di distribuzione esclusiva.
In definitiva, le modifiche normative non mirano a escludere i fornitori stranieri, ma piuttosto a chiarire il quadro regolatorio. Gli esportatori che vi aderiscono velocemente, che si coordinano strettamente con partner locali e autorità competenti, e utilizzano il canale di ingresso appropriato sul mercato saranno ben posizionati per cogliere opportunità nel vasto mercato agricolo cinese in continua evoluzione.
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