Il passaggio della Cina dal consumo energetico al controllo delle emissioni di carbonio: l’impatto sulle aziende

Posted by Written by Arendse Huld Reading Time: 6 minutes

La Cina sta puntando su uno dei suoi principali meccanismi di decarbonizzazione, spostando l’attenzione dalla riduzione del consumo totale di energia alla riduzione delle emissioni totali di carbonio. I funzionari competenti delle politiche sperano che questo cambiamento possa allineare maggiormente la strategia di riduzione del carbonio della Cina ai loro obiettivi “dual carbon” raggiungendo il picco delle emissioni entro il 2030 e diventando carbon neutral entro il 2060. Questo cambiamento ha profonde implicazioni anche per le aziende che operano in Cina, e presenta sia sfide che nuove opportunità per le industrie ecologiche.


Nel luglio 2023, il Comitato centrale per lo sviluppo sostenibile della riforma (CCCDR) ha esaminato e approvato i Pareri sulla Promozione del Doppio Controllo del Consumo Energetico e sul Passaggio Graduale al Doppio Controllo delle Emissioni di Carbonio. Queste opinioni, che non sono state rese pubbliche, delineano il metodo di passaggio graduale della Cina da un approccio politico basato su un meccanismo di “Doppio Controllo del Consumo Energetico” per la decarbonizzazione ad un nuovo meccanismo di “Doppio Controllo delle Emissioni di Carbonio”.

Il meccanismo del “Doppio Controllo del Consumo Energetico” si riferisce alla politica di controllo del consumo energetico totale e dell’intensità energetica utilizzata nelle regioni, industrie e aziende, mentre il meccanismo del “Doppio Controllo delle Emissioni di Carbonio” si concentra invece sul controllo delle emissioni totali di carbonio e sulla loro intensità.

Questa modifica, che sarà implementata in modo graduale, avrà implicazioni significative per la strategia complessiva di decarbonizzazione della Cina, oltre che per le singole aziende ed entità che operano nel Paese. Il nuovo meccanismo aiuterà immediatamente a rimuovere i limiti al consumo di energia per le industrie ad alta intensità energetica, dando così spazio di crescita alle importanti industrie di materie prime, promuovendo al contempo il passaggio alle energie rinnovabili.

Di seguito analizziamo il funzionamento del nuovo meccanismo e discutiamo i vantaggi, le opportunità e le sfide per le aziende che operano in Cina.

Qual è il meccanismo di doppio controllo del consumo energetico?

Il meccanismo di “doppio controllo” del consumo energetico totale e dell’intensità energetica è stato sviluppato nel corso di diversi anni. L’implementazione è in qualche modo iniziata nel 2016, con la sua introduzione nel 13° piano quinquennale (FYP). La strategia è stata sviluppata negli anni successivi, nell’ambito di diversi documenti politici, come il Piano per il miglioramento del Sistema di Doppio Controllo dell’intensità di consumo energetico e del consumo totale di energia, emanato a settembre 2021.

Il meccanismo del doppio controllo è diventato una strategia centrale per gli obiettivi “dual carbon” della Cina, (ovvero raggiungere il picco delle emissioni di anidride carbonica entro il 2030 e diventare carbon neutral entro il 2060) stabiliti ufficialmente dal Presidente Xi Jinping nel corso dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del settembre 2020.

Il 14° FYP, pubblicato nel marzo 2021, richiede “un migliore duplice controllo sul consumo totale e sull’intensità energetica, con una particolare attenzione al controllo del consumo di combustibili fossili”.

Il FYP prevede inoltre “l’implementazione di un sistema incentrato sul controllo dell’intensità del carbonio, integrato dal controllo totale delle emissioni di anidride carbonica” e promuove “un uso pulito, sicuro ed efficiente dell’energia, a basse emissioni di carbonio, favorendo ulteriormente la transazione verso le basse emissioni di carbonio nell’industria, nell’edilizia, nei trasporti e in altri settori”.

Nell’ambito del meccanismo del doppio controllo, la Cina mira a ridurre le emissioni complessive di carbonio controllando il consumo energetico totale e l’intensità di consumo di aziende e progetti. Ciò comporta la definizione di un “budget” per l’utilizzo dell’energia a livello provinciale (o municipale e regionale per i municipi e le regioni autonome). Il Governo Provinciale ha quindi il compito di dare priorità alle risorse energetiche per utilizzi fondamentali come l’uso residenziale, i servizi moderni, le industrie ad alta tecnologia e la produzione avanzata, adattando al contempo le strategie per il controllo dei consumi di combustibili fossili.

Perché l’attenzione della Cina si sta spostando dal consumo energetico al controllo delle emissioni?

Il meccanismo di doppio controllo sul consumo energetico è stato rivisto negli anni, da quando la Cina ha annunciato il suo obiettivo “dual carbon” nel 2020. Il concetto è stato menzionato più volte anche in molti documenti politici. Ad esempio, il comunicato della Central Economic Work Conference (CEWC) del 2021, che definisce il piano economico per l’anno successivo, chiede la rapida transizione dal ‘dual control’ del consumo energetico, al ‘dual control’ delle emissioni totali di carbonio e della loro intensità.

Negli anni trascorsi dall’annuncio degli obiettivi di dual carbon della Cina, sono emerse diverse carenze nel meccanismo a doppio controllo del consumo energetico.

Uno dei limiti è che l’attenzione alla riduzione del consumo energetico e della sua intensità, comprenderà inevitabilmente il consumo di energia proveniente da combustibili non fossili, come il nucleare e le energie rinnovabili. Nelle aree ricche di energie rinnovabili, questo meccanismo potrebbe addirittura sopprimere l’uso delle energie rinnovabili. Anche il CEWC 2021 riconosce questo problema, affermando che “è necessario valutare scientificamente che le nuove energie rinnovabili e l’uso di materie prime energetiche non vengano incluse nel controllo del consumo totale di energia”.

Allo stesso tempo, l’attenzione al consumo energetico totale include anche l’energia utilizzata per la produzione di materie prime, che ha requisiti energetici relativamente rigidi. Limitando la quantità dell’energia consumata, queste industrie energivore, ma necessarie, sono fortemente svantaggiate, anche se si cerca di passare ad un’energia più verde.

Il passaggio al doppio controllo delle emissioni di carbonio contribuirà quindi a incentivare l’uso delle energie rinnovabili, ancorando al tempo stesso la strategia principale di riduzione delle emissioni del Paese direttamente ai suoi doppi obiettivi sul carbonio.

In che modo la Cina passerà al doppio controllo delle emissioni di carbonio?

Il passaggio dal doppio controllo del consumo energetico al doppio controllo delle emissioni di carbonio sarà graduale ed è già in corso.

In una dichiarazione pubblicata sul sito web della NDRC, il direttore e portavoce dell’Ufficio di ricerca politica della NDRC, Jin Xiandong,  ha affermato che i pareri, non ancora pubblici, prevedono una graduale di attuazione e promozione di questo passaggio. Inoltre, il lavoro di transizione al nuovo meccanismo sarà promosso su tre fronti.

In primo luogo, riconoscendo che la transizione non sarà immediata, la dichiarazione afferma che è necessario sfruttare i risultati già ottenuti attraverso il dual control del consumo di energetico e realizzare una “transizione graduale e ordinata verso il dual control delle emissioni di carbonio”. Durante il processo di transizione, si lavorerà per migliorare i sistemi di supporto, come il sistema di conteggio statistico delle emissioni di anitride carrbonica, ed i sistemi di gestione del carbonio. La dichiarazione di Jin Xiandong chiarisce che l’implementazione del dual control delle emissioni di carbonio “non significa che verrà allentato il lavoro di risparmio energetico”.

Il secondo step della transizione riguarda la necessità di continuare a migliorare le capacità di risparmio energetico “attuando una strategia di risparmio globale, migliorando continuamente la sua efficienza di utilizzo e promuovendo uno sviluppo economico sostenibile e sano al costo [energetico] minimo”.

Il terzo e ultimo punto riguarda il bilanciamento tra sviluppo e riduzione delle emissioni. Ciò significa che la riduzione delle emissioni deve essere ottenuta garantendo l’efficacia degli elementi chiave dell’economia e della società, come la sicurezza alimentare, la sicurezza energetica e la sicurezza della catena di approvvigionamento industriale, prevenendo l’interruzione dei mezzi di sussistenza delle persone.

Opportunità e sfide per le aziende soggette al doppio controllo delle emissioni

Il passaggio al controllo delle emissioni di carbonio presenterà una serie di vantaggi e opportunità, ma anche varie sfide per le aziende che operano in Cina.

Ad esempio, il controllo delle emissioni totali di carbonio di una regione o di un’entità richiederà un livello elevato di monitoraggio delle emissioni sia da parte dei governi che delle aziende.

Secondo le attuali norme cinesi sul commercio del carbonio, le aziende sono tenute a divulgare accurate informazioni sulle proprie emissioni di gas serra (GHG) . La raccolta e l’analisi dei dati sulle emissioni richiederanno lo stanziamento di risorse aggiuntive e potrebbero quindi aumentare i costi operativi per le aziende. Inoltre, anche l’implementazione di strumenti e meccanismi di riduzione delle emissioni di carbonio e di miglioramento del risparmio energetico può essere costosa, sia in termini economici che di tempo. Questo potrebbe essere particolarmente oneroso per le aziende che non hanno ancora iniziato ad includere i costi legati alla riduzione della propria impronta di carbonio nei loro piani aziendali.

Tuttavia, il cambiamento è destinato a portare anche numerosi vantaggi alle aziende e aiuterà a far crescere la domanda di industrie ecologiche.

In primo luogo, le aziende attente all’ambiente trarranno vantaggio dal cambiamento, che contribuirà a rendere più competitivo il mercato delle energie rinnovabili. Le aziende che stanno già cercando di ridurre la loro dipendenza dai combustibili fossili, grazie agli impegni globali sul clima, saranno quindi in grado di aumentare il loro consumo di energie rinnovabili senza sforare i controlli sul consumo energetico, come avverrebbe con i controlli sul consumo totale di energia.

Allo stesso tempo, le aziende ad alto consumo energetico non saranno più vincolate alla quantità totale di energia utilizzabile, a condizione che si impegnino a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a migliorare il risparmio energetico nel lungo termine. I limiti imposti alle industrie ad elevato consumo energetico hanno ostacolato anche lo sviluppo complessivo di tali settori e, di conseguenza, lo sviluppo economico di varie regioni che dipendono da tali industrie in Cina. Questo cambiamento potrebbe quindi fornire una spinta molto necessaria alle regioni ricche di risorse che fanno affidamento sulle industrie energivore per la crescita economica.

Le aziende avranno anche maggiore discrezionalità nella scelta dei meccanismi da utilizzare per ridurre il consumo energetico e quindi la dipendenza dai combustibili fossili, poiché l’obiettivo finale è quello di ridurre le emissioni totali di carbonio, anziché il consumo complessivo. Ciò consentirà alle aziende di utilizzare vari strumenti, come I crediti di carbonio e l tecnologie di riduzione delle emissioni.

Il cambiamento rappresenta anche una buona notizia per le aziende che operano nel settore delle energie rinnovabili, così come per le società finanziarie e di gestione delle risorse di carbonio. Con le aziende e altri enti sottoposti a una crescente pressione per la decarbonizzazione, la domanda di prodotti e servizi per il risparmio energetico e la riduzione del carbonio aumenterà, presentando una significativa opportunità di crescita per questi settori.