La Cina rilascia 24 nuove misure per attrarre gli investimenti esteri

Posted by Written by Arendse Huld Reading Time: 7 minutes

Dopo un anno in cui l’afflusso di investimenti diretti esteri (IDE) in Cina hanno subito una flessione, il Governo cinese ha introdotto un nuovo piano per rivitalizzare l’attrattiva del Paese per gli investitori stranieri. Questo piano, che rappresenta l’ultima di una serie di iniziative volte a incrementare il capitale straniero, propone misure per migliorare il contesto imprenditoriale, alleggerire gli oneri amministrativi, espandere l’accesso al mercato in settori chiave e assicurare parità di condizioni per le aziende straniere. Qui di seguito, illustriamo le nuove politiche che mirano a creare un ambiente più favorevole per le imprese straniere nei prossimi anni.

Il Consiglio di Stato ha pubblicato un piano in 24 punti per incrementare il capitale straniero in Cina. Denominato “Piano d’azione per promuovere solidamente l’apertura ad alto livello e compiere maggiori sforzi per attrarre e utilizzare gli investimenti esteri” (il “Piano d’azione”), il documento delinea diverse misure per attrarre gli investimenti esteri. Tra le iniziative proposte vi sono l’espansione dell’accesso al mercato in settori chiave, la garanzia di un’equa partecipazione per le società straniere alle gare d’appalto governative e la facilitazione dei flussi di dati transfrontalieri.

Negli ultimi anni la Cina ha cercato di incoraggiare e sostenere gli investimenti esteri. Gli sforzi si sono intensificati nel 2023, quando i livelli di afflusso di investimenti diretti esteri (IDE) in Cina sono diminuiti dell’8% rispetto all’anno precedente. A luglio 2023, il Consiglio di Stato ha emanato una serie di misure simili volte a migliorare l’ambiente commerciale per le aziende straniere, con suggerimenti che includono misure intese a rafforzare i diritti di proprietà intellettuale e alleggerire le norme sui flussi di dati transfrontalieri.

La promozione degli investimenti esteri è stata inclusa come un obiettivo importante anche nel Rapporto sul Lavoro del Governo (GWR) per il 2024, presentato durante le Due sessioni. Tra le varie direttive, il GWR ha esortato a rimuovere le restrizioni all’accesso al mercato nei settori manifatturieri e di facilitare l’accesso per le telecomunicazioni, l’industria medica e altri servizi.

In questo articolo illustriamo alcune delle misure chiave proposte dal Consiglio di Stato per attrarre gli investimenti esteri nel 2024.

Ampliare l’accesso al mercato e liberalizzare gli investimenti esteri

Una delle misure principali del Piano d’azione è quella di ampliare l’accesso al mercato per le imprese straniere “riducendo ragionevolmente” la Lista negativa per l’accesso agli investimenti stranieri. Questo documento specifica le industrie e i settori in cui è vietata la partecipazione degli investitori stranieri e quindi, riducendolo, un maggior numero di settori diventerà accessibile agli investitori stranieri. L’ultimo aggiornamento risale alla fine del 2021.

Il Piano d’azione ribadisce le direttive citate nel GWR, affermando che il governo deve rimuovere le restrizioni agli investimenti stranieri nel settore manifatturiero e continuare a promuovere l’apertura in altri campi, tra cui quello medicale e delle telecomunicazioni.

Il Piano d’azione prevede anche la realizzazione di progetti pilota per facilitare l’accesso agli investimenti stranieri nel settore dell’innovazione scientifica e tecnologica. Questi progetti si svolgeranno nelle zone pilota di libero scambio (Free Trade Zone FTZ) come Pechino, Shanghai e Guangdong. In queste aree, verrà consentito a un numero selezionato di imprese a investimento estero (Foreign Invested Enterprise FIE) di espandere la loro attività in campi avanzati come lo sviluppo e l’applicazione delle tecnologie per la diagnosi e il trattamento genetico.

Altre misure proposte per ampliare l’accesso al mercato includono, ma non si limitano:

  • Espandere l’accesso per le istituzioni finanziarie straniere nel settore bancario e assicurativo.
  • Approfondire l’apertura del mercato delle assicurazioni pensionistiche commerciali, delle assicurazioni sanitarie e di altri settori correlati, sostenendo le istituzioni assicurative professionali qualificate all’estero affinché investano, fondino o partecipino a istituzioni assicurative in Cina.
  • Ampliare l’ambito di attività delle istituzioni finanziarie straniere che partecipano al mercato obbligazionario nazionale.
  • Incoraggiare gli investitori stranieri a investire nella creazione di fondi di private equity e a partecipare in varie attività di investimento.

Aumentare l’”intensità delle politiche” per attrarre gli investimenti esteri

Oltre a ridurre la Lista negativa per l’accesso agli investimenti esteri, il Piano d’azione prevede anche l’ampliamento del Catalogo delle industrie incoraggiate per gli investimenti esteri (il “Catalogo delle industrie incoraggiate”) e dell’elenco dei principali progetti di investimento esteri.

Il Catalogo delle industrie incoraggiate elenca i settori in cui gli investimenti stranieri sono particolarmente benvenuti e supportati da politiche favorevoli in Cina. Questo catalogo è suddiviso in due sotto-cataloghi specifici: uno che copre l’intero Paese (“Catalogo nazionale”) e uno che copre le regioni centrali, occidentali e nord-orientali (“Catalogo regionale”). L’ultimo aggiornamento di questo catalogo risale alla fine del 2022.

Secondo il Piano d’azione, l’ampliamento del Catalogo nazionale si concentrerà sul potenziare il sostegno a settori quali la produzione avanzata, l’alta tecnologia, la conservazione dell’energia e la protezione ambientale, mentre il Catalogo regionale verrò aggiornato per sostenere maggiormente settori quali la produzione di base, la tecnologia applicabile e il consumo.

Oltre all’aggiornamento del Catalogo delle industrie incoraggiate, Il Piano prevede anche che i progetti di investimento estero nei settori dei circuiti integrati, della biomedicina e delle attrezzature di alta gamma siano inclusi nell’elenco dei progetti di investimento estero chiave. Questa classificazione permetterà a tali progetti di beneficiare delle relative politiche di sostegno.

Un altro meccanismo per sostenere le FIE e i progetti a investimento straniero è l’attuazione di politiche fiscali di sostegno. Queste includono:

  • Esenzione tariffaria sull’importazione di attrezzature per l’autoconsumo; si applica ai progetti gestiti da imprese che ricevono reinvestimenti da FIE all’interno del territorio cinese, a condizione che soddisfino i requisiti specificati nel Catalogo delle industrie incoraggiate.
  • Politiche fiscali preferenziali per gli investitori stranieri che investono nel mercato obbligazionario cinese e in altri mercati finanziari.

Il Piano d’azione prevede anche un aumento del sostegno finanziario alle FIE, incoraggiando le istituzioni finanziarie a fornire servizi finanziari di alta qualità e supporto finanziario alle imprese straniere qualificate. Inoltre, le FIE qualificate riceveranno supporto per emettere obbligazioni in renminbi (RMB) a livello nazionale. Questa iniziativa è finalizzata al finanziamento e all’attuazione di progetti di investimento sul territorio nazionale.

Altre misure proposte includono:

  • Promuovere l’attuazione di politiche volte a facilitare la gestione dei cambi di valuta nel commercio e negli investimenti transfrontalieri, continuando a migliorare la facilità delle operazioni di cambio per le FIE.
  • Rafforzare le garanzie di utilizzo dell’energia migliorando la regolamentazione della quantità totale e dell’intensità del consumo energetico, concentrandosi sul controllo del consumo di combustibili fossili in linea con il nuovo meccanismo cinese di decarbonizzazione.
  • Accelerare la promozione delle transazioni di certificati verdi e delle transazioni interprovinciali di elettricità verde per soddisfare meglio le esigenze di elettricità verde delle FIE.
  • Supportare le regioni centrali, occidentali e nordorientali nella realizzazione di trasferimenti industriali, incoraggiando queste regioni a sfruttare i loro vantaggi comparativi locali e a formulare misure basate sulle condizioni locali per ridurre i costi di terra, energia, manodopera, logistica e altri costi per le imprese manifatturiere.

Garantire una concorrenza leale e fornire servizi di qualità alle FIE

Per affrontare una delle principali lamentele delle FIE che operano in Cina, il Piano d’azione richiede un intervento su “comportamenti e politiche che violano la concorrenza leale”. In particolare, è stata sollevata la necessità di affrontare tempestivamente le pratiche discriminatorie segnalate contro le FIE, includendo settori come gli appalti pubblici, le gare d’appalto, le licenze di qualificazione, la definizione di standard e l’accesso ai sussidi. Il Piano d’azione richiede di correggere questi problemi “entro un limite di tempo”.

Il Piano d’azione mira anche a migliorare il sistema delle gare d’appalto attraverso una serie di meccanismi. Tra questi vi è l’accelerazione della revisione della Legge sulle gare d’appalto e sulle offerte della Repubblica Popolare Cinese, anche se non specifica le modalità di revisione della legge.

Il governo si impegnerà inoltre ad eliminare le restrizioni irragionevoli che impediscono la partecipazione equa di imprese di qualunque forma di proprietà alle gare d’appalto. Saranno inoltre formulate norme specifiche per garantire una revisione della concorrenza leale nei processi di appalto.

Le FIE saranno inoltre incoraggiate e sostenute a partecipare ai comitati tecnici di standardizzazione o alle organizzazioni pertinenti in settori come la produzione avanzata, i materiali ingegneristici e le comunicazioni informatiche. Questo coinvolgimento mira a favorire la loro partecipazione attiva nella formulazione e revisione degli standard.

Infine, il Piano d’azione prevede il potenziamento dei servizi per le FIE attraverso l’utilizzo di piattaforme come la tavola rotonda delle FIE per approfondire gli scambi regolari con le FIE stesse, le camere di commercio straniere e le organizzazioni internazionali. Si esorta inoltre a migliorare le procedure amministrative, potenziando i meccanismi di coordinamento interdipartimentale per i reclami delle FIE e continuando a promuovere la condivisione dei dati a livello dipartimentale. In questo modo le FIE non dovranno fornire ripetutamente informazioni che possono essere ottenute da altri dipartimenti.

Promuovere la cooperazione sull’innovazione tra aziende nazionali e le FIE

Facilitare i flussi di dati transfrontalieri

Il Piano d’azione delinea una serie di misure volte a migliorare la collaborazione transfrontaliera tra imprese cinesi e straniere. Una delle più significative è il sostegno ai flussi di dati tra le FIE e le loro sedi all’estero. Secondo la legge cinese sulla protezione delle informazioni personali (PIPL), le aziende devono sottoporsi a uno dei tre meccanismi previsti per l’esportazione di informazioni personali all’estero. Si tratta di affrontare procedure quali: la valutazione della sicurezza delle esportazioni, la certificazione della protezione delle informazioni personali effettuati da un’agenzia terza, o la firma di un contratto standard con il destinatario delle informazioni personali all’estero. Queste procedure possono risultare complesse e ostacolare il normale flusso di dati delle aziende in Cina con i loro uffici e partner all’estero.

Il Piano d’azione propone di standardizzare la gestione della sicurezza dei dati transfrontalieri, di organizzare ed eseguire valutazioni sulla sicurezza delle esportazioni di dati e di standardizzare la presentazione di contratti standard per l’esportazione di informazioni personali, oltre ad altre attività correlate.

Il governo cinese sta valutando come facilitare i flussi di dati transfrontalieri per agevolare le operazioni delle aziende straniere. Nel settembre 2023, la Cybersecurity Administration of China (CAC) ha pubblicato una serie di bozze di norme che propongono di alleggerire le regole sull’esportazione di informazioni personali e dati “importanti” all’estero.

Nel frattempo, nel dicembre 2023, la CAC ha pubblicato una serie di linee guida per le aziende della Greater Bay Area (GBA) di Guangdong-Hong Kong-Macao. Queste linee guida stabiliscono un contratto standard per il trasferimento transfrontaliero di informazioni personali tra la parte continentale della GBA e Hong Kong, rendendo alle aziende situate in una delle nove città continentali della GBA più facile trasferire informazioni personali verso Hong Kong.

Il piano d’azione estende questi sforzi, proponendo lo sviluppo di standard per il trasferimento dei dati transfrontalieri specifici per la GBA. Gli standard si baserebbero su importanti piattaforme di cooperazione come la Hengqin Guangdong-Macao In-Depth Cooperation Zone e la Qianhai Shenzhen-Hong Kong Modern Service Industry Cooperation Zone per stabilire un meccanismo di flusso di dati transfrontalieri per le imprese di Hong Kong e Macao. Il Piano d’azione prevede inoltre di esplorare l’istituzione di un sistema di “whitelist” per i flussi di dati transfrontalieri e di promuovere un flusso di dati agevole e continuo all’interno del GBA.

Un altro punto importante del Piano d’azione è la necessità di chiarire la definizione di “dati importanti”. Ai sensi della PIPL e di altre normative correlate, le aziende che gestiscono dati importanti sono soggette a regole più severe in materia di protezione e trasferimento transfrontaliero di dati (come descritto in precedenza). Tuttavia, la portata di ciò che è considerato un dato importante non è stata chiaramente definita, il che mette in difficoltà le aziende che cercano di orientarsi e adeguarsi alla normativa.

Miglioramento delle condizioni di rilascio dei visti per i lavoratori stranieri delle FIE

Oltre a facilitare i flussi di dati, il Piano d’azione propone ulteriori sforzi per agevolare lo scambio di personale commerciale internazionale, rendendo più semplice per gli stranieri richiedere visti di lavoro per la Cina. Già nell’agosto 2023, la Cina ha già fatto progressi significativi in questa direzione. Una novità rilevante del Piano d’azione è l’estensione dei visti per l’accompagnamento dei coniugi e dei figli minorenni dei dirigenti e del personale tecnico delle FIE, portandola da 180 giorni a due anni.

Il Piano d’azione sollecita, inoltre, di ottimizzare la gestione dei permessi di lavoro e di soggiorno per gli stranieri in Cina, migliorando il processo di richiesta dei permessi di lavoro e dei permessi di soggiorno di tipo lavorativo. Verrà adottando un metodo di “accettazione unica e approvazione simultanea” per creare un meccanismo di approvazione più rapido ed efficiente.