La Cina ripristina la riduzione e l’esenzione fiscale all’importazione di 20 prodotti

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Dal 5 agosto 2020 la Cina ha reintegrate la riduzione fiscal e la politica di esenzione per 20 prodotti, il che significa che ora gli importatori possono beneficiare, ove applicabile, dell’esenzione tariffaria e delle deduzioni relative alla tassa sulle importazioni. Questo secondo l’Announcement about Stopping Tax Reduction & Exemption for 20 Commodities, pubblicato congiuntamente, all’inizio del mese, dal Ministero delle Finanze, dall’Amministrazione Generale delle Dogane e dall’Amministrazione Statale delle Imposte.

In breve, l’annuncio porterà gli importatori delle merci indicate a beneficiare di politiche fiscali preferenziali che verranno applicate similarmente a merci, scambi commerciali ed imprese del loro settore.

Chiariamo di seguito alcuni degli aspetti chiave che riguardano il ripristino di queste politiche.

Riavvio di politiche di importazione preferenziali per 20 prodotti

A partire dal 5 agosto 2020, 20 fra dispositivi elettronici, articoli di consumo per la casa e prodotti alimentari saranno soggetti ad esenzioni fiscali altrimenti applicabili al tipo di prodotto, al metodo commerciale, alla regione o al tipo di impresa.

Si tratta di una netta inversione di tendenza rispetto al Second Step of Clearing up Tariffs and Import Link Tax Reduction and Exemption (Guo Fa [1994] No. 64) del 1994, che impediva l’applicazione di esenzioni fiscali e politiche di riduzione fiscale su tutta una serie di beni importati “indipendentemente da tipo di transazione commerciale, regione, impresa, tipo di importazione”.

Il documento del 1994 riguardava 20 tipi di prodotti specifici (escluse le loro componenti principali), oltre ad altri prodotti come macchinari, attrezzature, materiali da costruzione, veicoli speciali per l’edilizia, forniture per ufficio e molto altro ancora.

Era stato introdotto inizialmente in modo che la Cina potesse provvedere autonomamente alla produzione e fornitura diretta di queste tecnologie di massa e prodotti per la casa. Ma poiché questi articoli sono ormai divenuti onnipresenti nei mercati interni della Cina, si è ritenuto che il proseguimento di questa politica non avesse più un impatto significativo sui settori interessati.

I 20 prodotti che saranno interessati dall’attenuazione di queste politiche sono elencati di seguito.

Elenco dei 20 prodotti recentemente introdotti al beneficio delle
politiche di esenzione e riduzione fiscale
Televisione Lavatrice Fax
Videocamera Fotocamera Computer
Registratore video Fotocopiatrice Macchina da scrivere ed elaboratore di testi
Riproduttore video Commutatore telefonico controllato da programma Mobilio
Altoparlante Microcomputer e periferiche Lampade
Condizionatore d’aria Telefono Cibi (condimenti, carne, pollame uova, ortaggi, prodotti acquatici,
frutta, bevande, vino e prodotti caseari)
Frigorifero e congelatore elettrico Cerca persone senza fili

In pratica questo significherà che consumatori e aziende che importano questi prodotti potranno beneficiare di esenzioni e riduzioni fiscali, ove applicabili.

Ad esempio, secondo il China’s adjusted parcel tax scheme, i prodotti riportati in Cina di persona sono soggetti ad una soglia esente da imposte – con un tetto massimo di 5.000 RMB (722,4 USD) per i cittadini cinesi e di 2.000 RMB (289 USD) per i cittadini stranieri. All’interno di questa soglia, l’articolo è esente da tasse se è considerato per l’utilizzo personale. Normalmente le sigarette e l’alcol ed i 20 tipi di prodotti elencati nell’avviso sono esclusi dall’esenzione. Ma ora, alla luce delle nuove indicazioni, qualora nei limiti della soglia prevista, i 20 articoli possono beneficiare di questa esenzione e della riduzione fiscale.

Dall’1 gennaio 2019 le merci acquistate attraverso piattaforme di e-commerce, entro la soglia applicabile ad ogni acquirente (RMB 5.000 (US$722,4) per acquisti individuali e RMB 26.000 (US$3.756,5)) per acquisti annuali multipli, sono esenti dai dazi all’importazione e soggetti ad una riduzione del 30 per cento della tassa sui consumi e dell’IVA sulle importazioni. Questa regola sarà presto applicabile anche ai 20 prodotti sopra elencati.

Oltre a ciò, l’avviso influirà sui dazi all’importazione di queste 20 categorie di prodotti, che includono i dazi all’importazione, l’IVA all’importazione e le esenzioni e riduzioni dell’imposta sui consumi all’importazione che possono essere applicate a questi articoli.

Implicazioni per le industrie interessate

Sulla carta, le importazioni cinesi di prodotti elettrici – compresi gli apparecchi per la riproduzione di suoni, i registratori e i riproduttori di immagini televisive e parti di accessori di tali articoli – hanno rappresentato il 24% di tutte le importazioni cinesi nel 2018 (521 miliardi di dollari o 3,6 triliardi di RMB).

In realtà la maggior parte di ciò che viene importato è rappresentato da parti e componenti elettronici, utilizzati a loro volta per la produzione di apparecchi elettronici più grandi da esportare – il che significa che l’attuale importazione di apparecchi elettronici più grandi, come quelli elencati nel recente annuncio, è relativamente bassa.

 

Questo è chiaramente dimostrato prendendo come esempio quattro apparecchi elettrici.

Secondo i dati pubblicati dal National Household Appliance Industry Information Center, nel 2019, le dimensioni del mercato riguardante televisori, condizionatori d’aria, frigoriferi e lavatrici in Cina era rispettivamente di RMB 128,2 miliardi (US$18,6 miliardi), RMB 191,2 miliardi (US$27,7 miliardi), RMB 95,7 miliardi (US$13,8 miliardi) e RMB 70,5 miliardi (US$10,2 miliardi).

Nello stesso periodo il valore riguardante ciascuno di questi quattro elettrodomestici ammontava rispettivamente a RMB 10,6 milioni (US$1,5 milioni), RMB 51,3 milioni (US$7,43 milioni), RMB 8,2 milioni (US$1,2 milioni) e RMB 4,4 milioni (US$640.000).

Questo ha rappresentato rispettivamente circa lo 0,8%, il 2,7%, lo 0,9% e lo 0,6% delle vendite al dettaglio nazionali.

Quando si guarda a tutte queste statistiche, appare evidente che la vendita di elettrodomestici importati rappresenti una bassa percentuale delle vendite nel paese evidenziando che gli allentamenti posti in atto con l’applicazione di questa politica preferenziale avranno un impatto limitato sul totale delle industrie di elettrodomestici in Cina.

I ndustria degli elettrodomestici in Cina nel 2019: Valore di
importazioni e vendite rispetto al mercato totale
Industria Dimensioni totali del mercato (Miliardi di RMB) Valore importazioni (miliardi di RMB) vendite al dettaglio nazionali di apparecchi importati
Televisioni 128,2 10,6 0,8
Condizionatori d’aria 191,2 51,3 2,7
Frigoriferi 95,7 8,2 0,9
Lavatrici 70,5 4,4 0,6
Fonte: National Household Appliance Industry Information Center
Graphic@Asia Briefing Ltd.

Nonostante ciò, l’introduzione di questi prodotti di consumo nelle politiche fiscali preferenziali sulle importazioni era attesa da tempo e rappresenta un piccolo, ma necessario sollievo in un clima commerciale sempre più incerto.

L’epidemia di coronavirus ha già causato molta volatilità nei prezzi dei prodotti – con le prolungate interruzioni che hanno colpito sia la domanda che l’offerta delle materie prime.

La pandemia, insieme al prolungarsi delle tensioni commerciali ed allo spostamento delle catene di fornitura, ha portato nuove misure per rafforzare la fiducia delle imprese e dei consumatori. Il ripristino degli incentivi fiscali all’importazione su questi 20 prodotti dimostra che la Cina vuole rinvigorire la spesa per i consumi e migliorare le prospettive del mercato, garantendo al tempo stesso la propria richiesta di riserve.

Questo potrebbe aver aggiunto significato ai prodotti alimentari sulla lista dei prodotti di consumo, che la scorsa settimana hanno ricevuto un’indebita attenzione, quando il presidente Xi Jinping è tornato sulla questione della sicurezza alimentare.

Xi ha invitato la popolazione a contenere gli sprechi alimentari, specialmente durante la ricaduta della pandemia da COVID-19, ed a “conservare il senso della crisi riguardo alla sicurezza alimentare”.

Ha sottolineato il fatto che la Cina deve migliorare la legislazione ed il controllo su questo tema nonché adottare misure efficaci stabilendo un meccanismo a lungo termine per affrontare il problema dei rifiuti alimentari.

Sulla base dei dati pubblicati dall’Amministrazione cinese delle Dogane nel luglio 2020, il volume totale delle importazioni della Cina è stato valutato in RMB 1.242 trilioni  (US$180 miliardi) – con un aumento del 1,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Anche se i volumi commerciali cinesi mostrano gli evidenti segni di una graduale ripresa, è chiaro che il governo sia ancora cauto – seguiranno altre esenzioni e riduzioni fiscali nel paese, di stimolo per nuove aziende e attività commerciali.