Le nuove Free Trade Zones, Parte II: La Negative List

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Il 20 aprile 2015, il Consiglio di Stato cinese ha rilasciato, in aggiunta al quadro normativo relativo alle tre nuove FTZ (Free Trade Zone), la lista negativa (Negative List) sugli investimenti stranieri. In vigore a partire dall’8 maggio 2015 e relativa a tutte e quattro le FTZ attualmente in essere in Cina, la Negative List elenca i settori per cui gli investimenti esteri sono soggetti a restrizioni. Nei settori non inclusi nella lista, gli investitori stranieri godranno della parità di trattamento con riferimento alle imprese cinesi. Tuttavia, gli investimenti stranieri aventi potenziale impatto sulla sicurezza nazionale saranno sottoposti ad una Foreign Investment National Security Review.

Settori soggetti a restrizione – Aspetti rilevanti

Sebbene da un confronto testuale tra la Negative List della Shanghai FTZ del 2014 e la nuova versione del 2015 emerga un numero rilevante di cambiamenti, questi fanno capo principalmente all’unione di più articoli o alla loro riformulazione. Mentre la Negative List della Shanghai FTZ rappresentava essenzialmente una versione ridotta dell’Elenco dei Settori Aperti agli Investimenti Esteri (Catalogue for the Guidance of Foreign Investment Industries 2015), il testo del 2015 è più completo in quanto include anche le limitazioni e le restrizioni previste da altre leggi.

Nella nuova lista sono inclusi solamente i settori per cui sono previste differenze di trattamento tra gli investitori stranieri e le entità cinesi. La rimozione dalla lista, per esempio, della voce ‘armi e munizioni’ non determina quindi la possibilità per gli investitori stranieri di produrre armamenti nelle FTZ, in quanto tale rimozione è dovuta all’impossibilità, anche per i soggetti privati cinesi, di produrre armi e munizioni.

Fatte le dovute premesse, i cambiamenti introdotti dalla nuova Negative List sono molteplici, ed alcuni di questi possono rappresentare interessanti opportunità per gli investitori stranieri. Infatti, oltre alla rimozione di alcune restrizioni, la nuova lista ha esteso le opportunità della Shanghai FTZ alle tre nuove FTZ di Guangdong, Tianjin e Fujian.

Agricoltura e pesca

Per quanto riguarda i settori agricolo e ittico, le sementi da agricoltura e l’allevamento del bestiame restano tematiche sensibili. La ricerca nell’ambito delle specie rare di piante ed animali continua ad essere proibita, allo stesso modo della modificazione genetica e della creazione di nuove specie di colture e razze animali. La pesca nelle acque territoriali cinesi è soggetta all’approvazione del Governo nazionale.

Estrazione e sfruttamento di risorse naturali

La rimozione di molteplici restrizioni in questo settore ha determinato la permanenza solo dei limiti di seguito elencati.

  1. La prospezione e lo sfruttamento di risorse naturali nella Zona economica esclusiva (ZEE) e nella piattaforma continentale cinese richiedono l’approvazione del governo;
  2. L’esplorazione e lo sviluppo di giacimenti di gas o petrolio sono consentiti solamente in presenza di una Contractual Joint Venture (JV) o di una Equity JV;
  3. L’estrazione e la prospezione di terre rare, materiali radioattivi, tungsteno, molibdeno, stagno, antimonio e fluorite sono proibite, mentre sono previste restrizioni per il litio, i metalli preziosi e la grafite.

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Manifattura

Con la nuova lista, sono state revocate una serie di restrizioni relative all’industria manifatturiera. La lavorazione di riso, grano, oli commestibili, tè, alcolici, tabacco e prodotti chimici è ora consentita. Nel settore farmaceutico-sanitario, è ora permessa la produzione di anestetici ed emoderivati. Tuttavia, permangono restrizioni circa la produzione di veicoli a motore, ad eccezione delle macchine edili, motociclette e veicoli ad energia rinnovabile.

  • Per produrre aeromobili, veicoli aerei senza pilota ed elicotteri è necessaria la costituzione di una JV con partner cinese in qualità di azionista di maggioranza;
  • Per la produzione di automobili, il partner straniero può detenere solo fino al 50 percento delle azioni. Tuttavia, la società straniera può liberamente investire nella produzione delle componenti per i veicoli;
  • Per navi, motori ed altre attrezzature marittime è necessaria una JV con partner cinese come azionista di maggioranza;
  • Per le attrezzature per il trasporto ferroviario è necessaria una Contractual o Equity JV; nel settore del trasporto ferroviario urbano, il 70 percento del processo produttivo dell’attrezzatura deve avere luogo in Cina;
  • Per quanto riguarda i satelliti per usi civili è necessario costituire una JV con partner cinese in qualità di azionista di maggioranza;
  • La lavorazione di materiale radioattivo è proibita agli investimenti stranieri;
  • Il settore dell’erboristeria cinese è proibito agli investimenti stranieri;
  • La lavorazione di avorio ed ossa di tigre ed alti articoli d’artigianato cinese è proibita agli investimenti stranieri.

Utenze ed infrastrutture

Data la sensibilità del settore, sussistono le restrizioni attualmente in vigore per le attività legate ad aeroporti, ferrovie, reti elettriche, acqua, riscaldamento, sistemi di drenaggio urbani, servizi postali, telecomunicazioni ed Internet.

Ingrosso e dettaglio

Con la nuova lista, sono state revocate le precedenti restrizioni in molti settori chiave, tra cui: fertilizzanti, pellicole per la copertura delle serre, vendita di petrolio nelle stazioni di servizio, vendita di libri, riviste e giornali. Permangono limiti circa la vendita di tabacco, biglietti della lotteria ed aste di cimeli culturali.

Trasporti

Le restrizioni vigenti nel settore dei trasporti non sono state revocate.

Telecomunicazioni ed internet

  • Come sancito nel “Catalogo degli investimenti esteri limitati” (Catalogue of Restricted Industries), la partecipazione azionaria delle imprese straniere nei servizi professionali nel campo della telecomunicazione (Value-added telecom services – VATS) non può superare il 50 percento, mentre per i servizi di telefonia e di internet (Basic telecom services) il limite è fissato al 49 percento;
  • E’ proibito creare siti, pubblicazioni ed altri programmi audiovisivi online di informazione, ad eccezione di siti musicali ed altri settori liberalizzati in seguito all’entrata (nel 2001) della Cina nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (World Trade Organization – WTO);
  • E’ proibito creare e pubblicare mappe online;
  • Se una società cinese ed una straniera collaborano nella pubblicazioni di informazioni online, tale attività deve assoggettarsi ad un controllo ed ottenere l’approvazione del governo (National Security Review).

Ad eccezione delle attività e-commerce rientranti nei settori ristretti, è importante segnalare che gli investitori stranieri avranno la possibilità di costituire delle e-commerce WFOE all’interno della FTZ di Shanghai ed in quelle di Tianjin, Guangdong e Fujian.

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Finanza

La Negative List presenta una serie dettagliata di regole riguardanti gli investimenti bancari:

  1. L’azionista in una banca che sia interamente di proprietà straniera oppure una joint venture sino-straniera deve essere anch’essa un’istituzione finanziaria, e l’ente controllante deve essere una banca commerciale;
  2. L’investitore in una banca di proprietà interamente cinese o in una società di trust deve essere un’istituzione finanziaria;
  3. Solo le banche straniere possono investire in banche commerciali rurali cinesi, banche cooperative rurali o cooperative di credito rurale;
  4. L’investitore in una società di leasing finanziario deve a sua volta essere una società di leasing finanziario;
  5. Il principale contributore di capitale in una società di crediti al consumo deve essere a sua volta un’istituzione finanziaria;
  6. L’investitore in una società d’intermediazione di valuta deve a sua volta essere una società d’intermediazione di valuta;
  7. L’investitore in una società di gestione del patrimonio deve essere a sua volta un’istituzione finanziaria, ma non può essere coinvolta nella costituzione di una nuova società di gestione del patrimonio;
  8. L’investitore in un’istituzione finanziaria sarà soggetto a specifici requisiti patrimoniali – la Negative List non ne specifica gli importi;
  9. Come stabilito dalla legge sulle banche commerciali, le banche straniere non possono svolgere le seguenti attività: agire in qualità di agente per emettere, onorare e sottoscrivere titoli di Stato, emettere carte di credito ed agire come agente per il ricevimento e il pagamento di fondi “contributi”. Oltre a concedere depositi a termine con importo inferiore a 1 milione di RMB, le banche straniere in Cina non possono svolgere attività in RMB per i cittadini cinesi;
  10. La società madre di una banca di investimento straniera in Cina deve fornire i propri fondi di esercizio in via gratuita. La banca straniera di investimento deve operare con un otto per cento di riserva di capitale in RMB. Le banche che forniscono servizi in RMB devono seguire l’orario di lavoro minimo richiesto.

Le restrizioni per le società finanziarie, diverse dalle banche, riguardano principalmente il patrimonio netto.

  1. Per le società di Futures è richiesta la partecipazione di maggioranza cinese;
  2. Per le società di securities, la quota di partecipazione straniera non può eccedere il 49 percento. Inoltre, per le aziende quotate in borsa, un singolo ente straniero non può possedere più del 49 percento delle azioni;
  3. Per quanto riguarda la gestione fondi, l’investimento straniero non può eccedere il 49 per cento delle azioni;
  4. Gli enti stranieri non possono divenire membri regolari della Futures and Security Exchange (Borsa valori), e non possono aprire conti di security e futures per negoziare titoli;
  5. Per le assicurazioni sulla vita, gli investimenti stranieri non possono eccedere il 50 per cento delle azioni;
  6. Le società di assicurazioni cinesi devono detenere almeno il 75 per cento dei titoli delle società di gestione patrimoniale di assicurazione.

Le regolamentazioni prevedono, inoltre, una National Security Review per gli investimenti nel settore finanziario.

Servizi Professionali

  1. Per le attività di contabilità, è previsto che l’azionista di maggioranza sia di nazionalità cinese;
  2. Per quanto riguarda i servizi legali, le studi legali straniere possono essere presenti in Cina solo tramite un particolare ufficio di rappresentanza (Rapresentative Office – RO), soggetto ad approvazione. L’ufficio di rappresentanza della studio legale straniero non può assumere avvocati cinesi, e il suo staff di supporto non può fornire pareri legali pro veritate;
  3. Le attività di rating del credito sono soggette a restrizioni;
  4. Gli investimenti in sondaggi elettorali e sociali sono vietati;
  5. La ricerca di mercato è limitata a contractual joint venture o equity joint venture. Per svolgere attività di sondaggio su piattaforme radiofoniche o televisive è richiesta la partecipazione di maggioranza cinese;
  6. Il rappresentate legale di un’agenzia di visti deve avere nazionalità e domicilio cinese.

Istruzione

  1. Società straniere non possono costituire scuole ed altri istituti di istruzione, i cui iscritti siano in maggioranza di nazionalità cinese (fatta eccezione per corsi accademici non professionali, come ad esempio corsi teatrali o cinematografici);
  2. Gli enti stranieri possono gestire e costituire istituti di istruzione cooperando con la parte cinese a condizione che :
  3. Non sia presente alcun rimando a corsi analoghi a quelli previsti per i militare, forze dell’ordine, o questioni di ordine politico;
  4. Le società straniere non forniscano corsi di educazione religiosa;
  5. Scuole superiori e istituti di istruzione superiore siano amministrati dalla parte cinese, vale a dire che il presidente o l’amministratore principale devono essere cinesi e con domicilio in Cina; il consiglio di amministrazione della scuola sia costituito in maggioranza da rappresentanti cinesi e il programma di educazione sia in linea con la legge cinese

Salute:

Gli istituti ospedalieri possono essere costituiti tramite contractual joint venture o equity Joint venture.

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Ricerca 

La realizzazione delle maggior parte delle mappature geografiche sono proibite per motivi politici.

  1. La mappatura di oceani e confini amministravi, le cartine politiche, le mappe ad uso scolastico, altre tipologie, le fotografie aeree e le ricerche geologiche sono proibite;
  2. Per società che si incentreranno su mappatura consentite, è richiesto il controllo di maggioranza di un socio cinese;
  3. La ricerca genetica sulle cellule staminali è proibita;
  • La costituzione di centri per la ricerca genetica, staminale e sugli OGM è proibita.

Mass media, cultura ed intrattenimento

  1. La costituzione e gestione di stazioni radiofoniche e di canali televisivi, di reti di trasmissione, di TV satellitari, di TV on demand e di altri mezzi di comunicazione sono proibite;
  2. La produzione di trasmissioni televisive e radiofoniche è proibita;
  3. La trasmissione di canali satellitari stranieri è soggetta ad approvazione;
  4. Le co-produzioni sino-straniere di serie e programmi televisivi sono soggette a licenza;
  5. L’istituzione di agenzie di stampa e di informazione, di case editrici e di quotidiani è proibita:
  6. Per l’apertura di uffici di rappresentanza e l’impiego di reporter stranieri in Cina da parte di agenzie di informazione, è richiesta la previa approvazione del Governo cinese. L’erogazione di servizi di informazione da parte di agenzie di stampa straniere è altresì soggetta a preventiva approvazione governativa;
  7. La produzione di giornali e riviste, libri, materiale audiovisivo, periodici e pubblicazioni elettroniche è proibita;
  8. Per le collaborazioni tra agenzie di informazione straniere e cinesi è richiesta l’autorizzazione governativa ed il ruolo guida deve essere ricoperto dal partner cinese;
  9. La diffusione di notizie finanziarie è soggetta ad approvazione del Governo;
  10. L’apertura e la gestione di cinema sono proibite;
  11. La costituzione di compagnie teatrali e gruppi di spettacolo a capitale interamente straniero è proibita, e nelle agenzie di spettacolo è richiesta la partecipazione di maggioranza di un socio cinese. Non è, tuttavia, proibito alle menzionate compagnie teatrali o dello spettacolo straniere esibirsi in Cina, previa autorizzazione governativa.

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La nuova Negative List revoca il divieto di costruzione di ville e le restrizioni per gli investimenti stranieri in hotel, uffici e centri congressi.

Per conoscere tutti i settori aperti agli investimenti o per una consulenza sulle opportunità di business offerte dalla nuova Free Trade Zone, vi preghiamo di contattare gli uffici di Dezan Shira & Associates a Tianjin, Shanghai e Guangzhou.

La National Security Review degli investimenti stranieri

Secondo le regole della nuova FTZ, per alcuni tipi di investimenti stranieri è previsto un controllo da parte delle autorità cinesi (detto National Security Review) finalizzato a verificare l’impatto dell’investimento sulla sicurezza nazionale. Il concetto di National Security Review è stato introdotto per la prima volta nella bozza della nuova Legge sugli Investimenti Stranieri varata dal Governo il 19 Gennaio 2015, con l’intento di controllare da vicino i temi legati alla sicurezza nazionale, mentre un numero sempre maggiore di settori viene aperto agli investimenti stranieri.

La revisione è condotta dalla National Development and Reform Commission (NDRC) e dal Ministero del Commercio (MofCOM), di regola su suggerimento delle autorità di registrazione della FTZ. I fattori tenuti in considerazione nella National Security Review sono:

  1. Impatto sulla sicurezza nazionale;
  2. Impatto sulla stabilità economica;
  3. Impatto sull’ordine sociale;
  4. Impatto sulla morale culturale e sociale;
  5. Impatto sulla sicurezza di internet;
  6. Impatto sulle tecnologie utilizzate per la difesa nazionale.

La National Security Review viene condotta qualora si ritenga che un investimento possa arrecare pericoli a prodotti agricoli “sensibili”, risorse naturali ed energetiche ed infrastrutture strategiche, trasporti, apparecchiature informatiche o tecnologie, nonché in caso di investimenti localizzati nei pressi di strutture militari.

E’ degno di nota il fatto che la National Security Review non tenga in considerazione la quota di partecipazione che la parte straniera detiene nella società cinese, ma si estenda a ciò che viene definito un “controllo effettivo” sulla società. La Review sembra essere in linea con la recente ispezione del Governo sulle Viable Interest Entities (VIE)

Nella normativa che introduce la National Security Review, viene per la prima volta definito il termine “controllo effettivo”. Ci si riferisce al caso in cui uno o più investitori stranieri e le parti a questi affiliate:

  • detengano più del 50 percento delle azioni della società;
  • detengano sufficienti diritti di voto per esercitare un controllo significativo del Consiglio di Amministrazione o dell’Assemblea dei Soci;
  • per mezzo di altre circostanze, siano in grado di esercitare un controllo significativo sulle decisioni operative, di reclutamento, finanziarie o riguardanti le tecnologie adottate dalla società.

La National Security Review non è applicabile solo alle entità straniere che costituiscono una società in Cina o acquistano azioni o interessi di una società cinese. E’ considerato “investimento straniero” anche il controllo di una società esercitato per mezzo di un accordo contrattuale (un’altro chiaro riferimento alle Viable Interest Entities), un agente che sia portatore di interessi per conto di un’entità straniera, transazioni effettuate all’estero i cui effetti ricadono su entità cinesi, leasing e sottoscrizione di obbligazioni convertibili.


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