Considerazioni strategiche per costituire una WFOE in Cina, parte 2: Holding, nome e indirizzo

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Elementi chiave e processi strategici per la costituzione di una holding

Per costituire una società a capitale interamente estero (Wholly Foreign Owned Enterprise, WFOE) in Cina occorre un investitore formale. L’investitore può essere il beneficiario ultimo di tutte le attività svolte in Cina oppure una struttura intermedia, comunemente chiamata holding.

In passato, diversi investitori hanno preferito beneficiare di alcune agevolazioni fiscali istituendo una holding in giurisdizioni che avessero stipulato con la Cina trattati di doppia imposizione particolarmente favorevoli, come ad esempio Hong Kong. Nonostante le agevolazioni fiscali continuino ad essere una ragione per cui molti scelgono di stabilire una holding come struttura intermedia per poi costituire una WFOE in Cina, tale opzione non è più scontata come in precedenza. Infatti, molti dei Paesi da cui provengono investimenti diretti esteri (Regno Unito, Paesi Bassi, Irlanda, ecc.) hanno stipulato con la Cina trattati di doppia imposizione favorevoli, rendendo così non più cruciale costituire una holding in giurisdizioni come Hong Kong. In ogni caso, i requisiti per godere di agevolazioni fiscali in Cina sono diventati più rigidi e le autorità cinesi prestano maggiore attenzione a inadempienze e abusi.

A parte i potenziali incentivi fiscali, una delle principali ragioni per cui gli investitori stranieri dovrebbero considerare la costituzione di una holding intermedia che investa nella WFOE in Cina consiste nella maggior semplicità di operare cambiamenti a livello strutturale e amministrativo. Infatti, se in un momento successivo gli investitori decidono di sostituire la compagine sociale (ad es., nel caso di una riconfigurazione o di una cessione), risulta decisamente più semplice e rapido eseguire questi cambiamenti al di fuori della Cina. Infatti, la modifica del socio di una WFOE richiede generalmente il pagamento di imposte onerose, una valutazione formale della WFOE e un aggiornamento della documentazione relativa alla registrazione della società presso le autorità competenti. Questo processo potrebbe durare mesi e presentare oneri fiscali che devono essere saldati ancora prima di poter procedere alle modifiche. Infine, resta sempre l’eventualità che la modifica dei soci venga bloccata dalle autorità cinesi.

Al contrario, le procedure di ristrutturazione o cessione di una WFOE possono essere completate in pochi giorni se effettuate in determinate giurisdizioni, come ad esempio Hong Kong. Per questa principale ragione, gli investitori di una WFOE dovrebbero considerare la costituzione di una holding in una giurisdizione favorevole, valutando, allo stesso tempo, tutti i fattori legati a tale opzione, quali i requisiti della giurisdizione scelta e l’impatto sulle attività della società a livello globale.

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Scelta del nome aziendale della WFOE

L’investitore straniero potrebbe erroneamente pensare che, come accade nelle giurisdizioni occidentali, sia possibile scegliere un qualsiasi nome temporaneo per la società, nell’attesa di selezionarne uno più adatto. In Cina, al contrario, è consigliabile scegliere il nome aziendale definitivo al più presto per una serie di ragioni: innanzitutto, occorre tenere presente che cambiare il nome della WFOE in un momento successivo si traduce in un esercizio paragonabile ad una nuova costituzione della WFOE stessa.

Un nome quale “operante nel settore…” generalmente non viene accettato in Cina. Inoltre, sebbene una società cinese possa avere un nome inglese, utilizzato anche nel timbro ufficiale, in realtà solo il nome cinese è quello giuridicamente vincolante ed effettivo.

La scelta di un nome appropriato per la WFOE è fondamentale anche per altre ragioni che l’investitore straniero potrebbe non valutare in un primo momento. Ogni nome aziendale in Cina deve contenere anche il nome della città in cui la società viene registrata. Pertanto, sarebbe utile considerare il fatto che in Cina i nomi di alcune città sono legati ad un messaggio di status e credibilità nel condurre attività di vendita o di business development, nell’intrecciare relazioni con le autorità o con investitori locali. Ad esempio, un cliente di Dezan Shira & Associates, una volta registrata una trading company a Shenzhen, è stato costretto a ricostituire la società a Pechino, solo per poter inserire “Pechino” all’interno della ragione sociale. Infatti, il sales team cinese della trading company di Shenzhen lamentava il fatto che le autorità di Pechino ostacolassero le vendite solo perché il nome della società conteneva il nome della città di Shenzhen, considerata di status inferiore rispetto a Pechino.

La struttura dei nomi aziendali in Cina è piuttosto rigida e si articola nel seguente modo: (i) nome esclusivo, (ii) settore (ad es., manufacturing, consulting, trading, ecc.), (iii) città di registrazione (ad es., Pechino, Shanghai, etc.), (iv) ragione sociale (ad es., limited liability company, partnership, ecc.). Un esempio di nome aziendale in Cina potrebbe essere: “ABC Trading (Shanghai) Limited Company”. Solo nei primi caratteri, che costituiscono il cosiddetto nome esclusivo, rimane all’investitore un certo margine di scelta e originalità. Inoltre, dato che il registro delle aziende in Cina è a livello nazionale, i caratteri più significativi e in voga si esauriscono rapidamente, lasciando spesso all’investitore straniero poche opzioni.

Oltre a queste limitazioni nella struttura nel nome, la lingua cinese presenta diverse insidie. Ad esempio, caratteri identici possono avere differenti pronunce e significati. Un nostro cliente ha dovuto ripensare alla ragione sociale una volta scoperto che esso corrispondeva esattamente alla traduzione cinese del nome di un noto dittatore europeo.

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Scelta dell’indirizzo legale della WFOE

Per autorizzare la costituzione di una WFOE, il Ministero del Commercio della Repubblica Popolare Cinese (MOFCOM) generalmente richiede la prova di una locazione di spazi operativi della durata di almeno 12 mesi presso un indirizzo che sia adatto all’oggetto sociale della WFOE. Questa norma viene applicata in tutto il territorio cinese, benché a volte le autorità locali siano più permissive, specialmente se la società viene registrata in una zona speciale doganale o d’investimento (ad es. nelle Free Trade Zones). La selezione di un indirizzo legale e degli spazi operativi risultano di importanza strategica per una serie di ragioni.

L’indirizzo scelto determina, innanzitutto, la giurisdizione fiscale a cui la WFOE viene sottoposta. Infatti, cambiare la giurisdizione fiscale della società in un momento successivo potrebbe generare resistenze da parte delle autorità fiscali locali e influenzare negativamente le attività della WFOE. Ogni città cinese è suddivisa in varie giurisdizioni fiscali e ciascuna di esse è fermamente intenzionata a non perdere le proprie entrate tributarie. Perciò, quando una società comunica la sua decisione di cambiare giurisdizione fiscale in conseguenza della modifica dell’indirizzo legale, le autorità locali potrebbero ritardare o impedire il trasferimento della WFOE, in particolare se si tratta di una società con elevati profitti. Ulteriori rischi riguardano il saldo degli oneri fiscali richiesti prima del trasferimento delle attività della società. Infatti, al fine di impedire o ritardare il cambio di sede della WFOE, le autorità fiscali potrebbero far di tutto pur di scoprire e svelare precedenti inadempienze fiscali. Infine, poiché i libri contabili devono essere completi prima di procedere al pagamento delle imposte e al controllo fiscale, le attività della WFOE potrebbero subire un’interruzione.

Un’altra ragione per cui la scelta dell’indirizzo legale della società deve essere valutata attentamente è legata alla scarsa esperienza di alcuni distretti fiscali nel gestire investimenti esteri e transazioni internazionali. Occorre considerare che, persino in città “internazionali” quali Shanghai e Pechino, il livello di sofisticazione dei diversi distretti fiscali varia considerevolmente. Ad esempio, a Pechino la maggior parte delle multinazionali e delle WFOE ha sede nei distretti di Chaoyang e Haidian. Infatti, gli altri distretti, seppur localizzati nella città di Pechino, hanno poca esperienza nel gestire transazioni internazionali.

Può risultare interessante citare l’esempio concreto di un nostro cliente intenzionato a inviare dei capitali da un distretto fiscale per così dire “poco internazionale” alla sede centrale in Austria. La transazione fu ritardata di una settimana poiché nel database dell’ufficio fiscale locale l’Austria non figurava tra i Paesi selezionabili. Pertanto, sebbene possa sembrare vantaggioso costituire la propria WFOE in una zona a regime speciale o in una città/un distretto che cerca di attirare gli investitori con la promessa di svariate agevolazioni (come ad esempio l’opzione di utilizzare un “indirizzo virtuale”), in realtà la scelta di investire in una giurisdizione fiscale che abbia esperienza nel gestire transazioni internazionali risulterà strategica e profittevole nel lungo periodo.


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